Questa mattina, Carabinieri e Polizia hanno notificato al titolare del Moijto il provvedimento di chiusura art. 100 tulps irrogato dalla Questura di Napoli. Il locale notturno, luogo di due episodi di violenza nel mese di agosto (accoltellamento di un giovane il giorno 13 e lesioni aggravate di una ragazza il 20) dovrà restare chiuso per 7 giorni da sabato 7 a venerdì 13 settembre.
Ricordiamo che in merito ai due episodi di violenza intervennero i Carabinieri, per il fatto verificatosi in data 13 agosto, e la Polizia, per il fatto verificatosi in data 20 agosto. Ma andiamo a rivedere alcuni significativi stralci degli articoli riguardanti i due fatti di cronaca.
13 agosto/ Movida violenta ad Ischia: minorenne napoletano fermato con l’accusa di tentato omicidio.
Un minore è stato arrestato a Napoli per aver, nella notte scorsa, accoltellato un giovane napoletano di 22 anni all’interno del Moijto, locale della Riva Destra. Il ragazzo ferito è stato ricoverato immediatamente dopo l’episodio delittuoso all’ospedale Rizzoli, dove è stato operato d’urgenza. Gli è stata asportata la milza. L’aggressione è nata per futili motivi. Una pedata fortuita nell’affollato locale avrebbe fatto nascere prima la discussione tra le due persone e poi il successivo accoltellamento.
20 agosto/ Denunciato diciottenne a piede libero per lesioni aggravate.
Il giovane napoletano I.G. era all’interno del locale Moijto quando ha colpito una ragazza di 23 anni: le ha scagliato contro un tavolino ed una sedia e con una bottiglia l’ha colpita al volto. Il fermo è stato effettuato dagli agenti della Polizia di Stato, coordinati dal Vicequestore Mannelli, prontamente accorsi sul posto.
Informiamo che l’art. 100 del Tulps dispone che la misura di pubblica sicurezza della sospensione della licenza può intervenire in caso di “tumulti o gravi disordini”, oppure “qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose” o, comunque, se il comportamento costituisca “un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”. Precisiamo che in caso di un ulteriore fatto violento, che sarebbe il terzo, il locale rischia una chiusura per un periodo molto più lungo se non la chiusura definitiva.