MOSTRA DÌ PITTURA IL PORTO D’ISCHIA: TRA SOGNO E REALTA’

cura del Dott. Massimo Ielasi

Il porto d’Ischia ha sempre suscitato un grande fascino sugli artisti, anche quando era ancora

un lago: basti pensare al noto quadro del ‘700 del pittore di corte Philip Hackert. Né poteva

essere diversamente. Tutta la zona, infatti, era conosciuta e celebrata fin dall’antichità. Il

principe Marco Aurelio la citò nella famosa lettera inviata al precettore Frontone, incaricato

di educarlo al “mestiere” di imperatore. Sulle sponde dell’antico lago “Pantaniello”, nel

IV secolo a.C. era fiorente un villaggio ellenistico raccolto intorno ad un delizioso tempio,

portato alla luce proprio negli ultimi tempi. Secondo una secolare tradizione, sulla sottostante

spiaggia dei pescatori sbarcò Pietro, il principe degli apostoli.

Nell’età imperiale, le rive attorno al lago accolsero i numerosi romani che giungevano ad

Ischia per beneficiare delle qualità terapeutiche delle fonti di acqua termale “Fornello” e

“Fontana”. Nel Medio Evo l’intera zona accolse sulla collina di San Pietro il convento dei

monaci greci “Basiliani. In quegli stessi tempi, la collina di Sant’Alessandro, sul versante

opposto, accolse una comunità operosa e laboriosa, riunita intorno ad una chiesina costruita

sulla fondamenta di un diruto tempietto dedicato probabilmente a Venere.

Nel Rinascimento il lago, pur subendo un momento di abbandono, fu ricordato in una

commovente poesia di Vittoria Colonna, che dell’isola fu governatrice e musa tutelare. Ma

il primo sviluppo del territorio intorno al lago, rimasto per secoli umile villaggio di poche

famiglie di pescatori e di contadini, si ebbe con la costruzione, nella prima metà del 1700,

della fastosa residenza del Protomedico di corte Francesco Buonocore, sui terreni di proprietà

degli eredi del vescovo Fabio Polverino. Nella villa giunsero nobili e facoltosi borghesi da tutta

Europa per poter effettuare con ogni agio le cure termali.

Dopo un periodo di abbandono, il palazzo del protomedico fu utilizzata dai sovrani come

residenza reale estiva divenendo ‘Casina Reale di delizie’. Ma fu soprattutto Ferdinando II

di Borbone che intuì l’importanza sociale ed economica del luogo, realizzando tutta una serie

di grandi opere finalizzate allo sviluppo della frazione di Villa Bagni e alla riqualificazione

territoriale dell’intera isola.

Nonostante il parere contrario degli amministratori locali, che temevano di perdere le

rendite ricavate dal fitto della peschiera sita nel lago, e del governo centrale, che riteneva

l’opera inutile e dispendiosa, re Ferdinando II s’impose per trasformare il lago in porto. Dopo

solo un anno dall’inizio dei lavori, il porto fu inaugurato trionfalmente il 17 settembre 1854,

con la partecipazione della famiglia reale, del governo, della corte e della folla festante.

La mostra, dunque, intende ricordare quei luoghi legati a tanta parte della Storia locale,

riproponendo opere di Autori che hanno manifestato, con diverse forme espressive, il loro

incantato stupore di fronte ad uno spettacolo unico nel suo genere: un lago trasformato in

porto naturale! Il filo conduttore che lega Artisti tanto diversi tra loro è l’amore che essi

provano per la loro isola.

La mostra non vuole essere soltanto una rievocazione culturale e storica di un “luogo

incantato”, ma intende aprire un momento di riflessione, senza scendere in sterili polemiche,

anche sul ruolo attuale del porto, che svolgendo la funzione di traino dell’economia locale, ha

perso buona parte del suo fascino iniziale.

Da lago de’ Bagni a Porto d’Ischia

La Mostra da lago de’Bagni a Porto d’Ischia curata da Aldo Aveta, Alessandro

Castagnaro e Aldo Imer, sarà inaugurata il 14 settembre 2014 presso le sale della

storica casina Reale, oggi Stabilimento Militare eliotermale.

La Mostra, che sarà aperta fino al 14 ottobre, attraverso l’iconografia storica

– cartografie, dipinti, fotografie e cartoline tutte esposte con sistemi digitali –

intende tracciare le evoluzioni morfologiche, che nel corso dei secoli ha subito il

paesaggio e il territorio di Ischia porto.

Tema centrale dell’esposizione sarà l’antico cratere, invaso naturale del lago che

era separato dal mare con un istmo di sabbia fino al 1854 quando, a seguito di

imponenti lavori voluti da Ferdinando II di Borbone, fu aperto al mare e divenne

l’attuale e sicuro porto di Ischia.

Tali paesaggi dall’ articolata e complessa orografia sono stati rappresentati da

cartografi e geografi che a partire da Mario Cartaro del 1586 si sono succeduti fino

a Carlo Vanvitelli che, oltre a redigere un piano topografico delle campagne adiacenti

al lago d’Ischia, redige un progetto di un Belvedere e di un Tempietto circolare per

la Reale Delizia di Ischia, opere mai realizzate. Le cartografie di alto valore sono

custodite in archivi storici nazionali, in quello della Città del Vaticano e nella Reggia

Altra sezione della Mostra è costituita dai dipinti realizzati tra il XVIII e il XIX

secolo da artisti stranieri, nazionali e locali i quali giunti ad Ischia richiamati dai

noti aspetti paesaggistici o dalle prestigiose acque termali, hanno rappresentato il

territorio oggetto di esposizione, con opere dall’alto valore artistico che registrano

anche le diverse evoluzioni del paesaggio e dell’architettura.

Terza ed ultima sezione è rappresentata dalle prime fotografie realizzate nell’’800 dai

pionieri del nuovo strumento di rappresentazione, come Brogi o Wilhem Giesbrect

che realizza un reportage fotografico tra il 1881 e il 1911, mentre da biologo operava

presso la stazione Zoologica Anton Dohrn.

In definitiva la mostra con elaborate proiezioni digitali esporrà, attraverso circa

settanta opere, un patrimonio artistico significativo che oltre a consentire un’attenta

lettura del paesaggio, del territorio, delle attività antropologiche, culturali e di

artigianato locale, pone in risalto quanto Ischia nel corso dei secoli sia stata una meta

attrattiva per colti viaggiatori, letterati e artisti di chiara fama.

A completamento della Mostra saranno esposte una serie di tavole sulla Marineria

che consentirà ai visitatori di entrare nello spirito del tempo in cui avvenne il

passaggio da Lago de’ Bagni a Porto d’Ischia.

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