MIGRAZIONE SANITARIA: IL FENOMENO DENUNCIATO DAL GOVERNATORE DE LUCA

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Il Governatore Vincenzo De Luca ha lanciato l’allarme sulla migrazione sanitaria in Campania, rivelando che alcuni medici specialisti campani operano regolarmente negli ospedali del Nord. Questi professionisti, secondo De Luca, effettuano visite private in Campania una volta al mese e poi portano i pazienti in strutture settentrionali per sottoporli a interventi chirurgici.

In una dichiarazione decisa, De Luca condanna questa pratica definendola un “meccanismo delinquenziale, truffaldino”, sottolineando che, sebbene l’iperspecializzazione negli ospedali del Nord possa giustificare interventi specifici, spostare pazienti che potrebbero essere trattati tranquillamente nella regione campana è moralmente e finanziariamente scorretto.

L’indagine condotta da Anci Campania, citata dal governatore, rivela che la migrazione sanitaria ha un costo significativo per la regione, ammontando a 3,5 miliardi di euro. Nel 2022, la Campania ha versato 281 milioni di euro ad altre regioni per 63.990 ricoveri e 60 milioni per circa 1,9 milioni di prestazioni di specialistica ambulatoriale e di riabilitazione.

La distribuzione del flusso migratorio rivela che il 90% si orienta verso le regioni del Nord, mentre solo il 10% è di prossimità. Un ulteriore dato interessante è che il 66% delle strutture eroganti è privato accreditato, evidenziando un coinvolgimento significativo del settore privato nel fenomeno.

Antonio Salvatore dell’Anci sottolinea che circa il 65% dei ricoveri è a bassa intensità o a rischio di inappropriatezza, sollevando la necessità di una riflessione approfondita su come affrontare questo fenomeno che pesa sul sistema sanitario regionale. Il Governatore De Luca conclude sottolineando che la Campania contribuisce a mantenere in vita gli ospedali del Nord, evidenziando l’urgenza di una soluzione a livello nazionale per preservare l’equità e la sostenibilità del sistema sanitario italiano.