Per la Maturità è confermata la data del 17 giugno. La prova avrà uno svolgimento con un colloquio, della durata massima di circa un’ora senza che comunque sia messa a repentaglio la sicurezza per tutte le persone coinvolte. Il Comitato tecnico scientifico ha autorizzato lo svolgimento della predetta prova, ritenendo che possa svolgersi, appunto, nelle scuole, garantendo le condizioni di distanziamento e sicurezza.
Il ministro Azzolina chiarisce: “Come già anticipato, la prova si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. Nella predisposizione dei materiali e nella preliminare assegnazione ai candidati, si terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto”.
“Nel dettaglio l’esame sarà articolato così: a) discussione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo; b) discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno; c) analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione. I candidati esporranno altresì le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a ‘Cittadinanza e Costituzione’. – ha continuato Azzolina – La prova potrà valere fino a 40 punti, mentre il peso dei crediti complessivi sarà ricalibrato fino ad un massimo di 60 punti. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio minimo di 60/100 per conseguire il diploma”.”Solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano, se del caso applicando il principio di differenziazione ed adeguatezza, i lavori delle commissioni e le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona. – ha concluso Azzolina – Il documento, con quanto effettivamente svolto, sarà prodotto dai Consigli di classe entro il 30 maggio”.
“In linea con quanto previsto dal decreto legge 22/2020, studentesse e studenti saranno valutati attraverso lo scrutinio finale che terrà conto anche di un elaborato da consegnare. L’argomento dell’elaborato sarà concordato con i docenti, valorizzando il percorso fatto da ciascuno studente. Sarà presentato oralmente, in modalità telematica, davanti al Consiglio di classe, e sarà valutato in sede di scrutinio finale sulla base dell’originalità, della coerenza con l’argomento assegnato, della chiarezza espositiva”, ha sottolineato Azzolina.