MARITTIMI, IL NUOVO CONTRATTO COLLETTIVO NON PIACE A SALVATORE LAURO

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    Sono stati firmati stamani, a Roma, presso la sede di Fedarlinea i nuovi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del personale marittimo e degli uffici delle aziende aderenti all’associazione che raduna la maggior parte delle imprese operanti nel settore del cabotaggio nazionale. Una voce fuori dal coro quella del presidente del gruppo Lauro, Salvatore Lauro, il cui ufficio Stampa ha divulgato un comunicato: “ Si ritiene il nuovo contratto oneroso e non in linea con le tariffe da anni bloccate nel Golfo di Napoli ed in Sicilia.Il presidente evidenzia come la logica di parte del personale marittimo, soprattutto nel meridione d’ Italia, sia ancora consolidata a vecchi schemi lavorativi e non capace di adeguarsi alle nuove logiche di domanda e offerta. L’utenza richiede servizi e competitività non accontentarla vuol dire tagliarsi fuori. Il presidente Lauro aggiunge che in questi anni i sindacati non sono riusciti a modificare gli asset di condotta dei propri iscritti, prosegue dicendo che nessun passo è stato compiuto in termini di resa e produttività, ed infine conclude affermando che ancora si insiste sull’ appiattimento dei livelli senza premiare in alcun modo la meritocrazia, insomma la regola del più produci più guadagni nel mondo del cabotaggio italiano sembra non riesca a trovar casa. Ultima perplessità sul Nuovo Contratto Collettivo il numero uno del gruppo Lauro la esprime in merito alla figura degli allievi ufficiali che a suo dire restano nuovamente al palo, scalzati da chi già è dentro e senza che nessuna apertura sia stata prevista per i giovani. Come dire un contratto che andrebbe rivisitato in molti suo punti.