Ci scrive una telespettatrice che si firma una mamma anti-gender che intende esprimere la sua preoccupazione “ per quello che accade nella scuola di oggi anche nella nostra isola. Nell’ambito del Programma “Scuola Viva” del Circolo didattico di Barano è stata emanata la selezione per otto moduli formativi inerenti al progetto.
In uno infatti di questi progetti ve n’è uno dal titolo “Identità in movimento” rivolto ai bambini della scuola materna. Se questo non è gender ditemi voi che cos’è! Sono preoccupata – aggiunge la telespettatrice – perchè a causa della poca informazione di molte mamme si finisce anche nelle nostre scuole di far accettare i propri figli solo come “identità” senza distinzione di sesso, femmina e maschio. Premetto che non sono omofoba e da buona cristiana ho il dovere di difendere l’istituzione della famiglia così come voluta da Dio, dove i genitori si chiamano “mamma” e “papà” e i figli “bimbo” e “bimba” ed ho altresì il diritto che tale dovere venga rispettato. La mia non è solo uno sfogo fatto alla Redazione bensì vuole essere un appello ai genitori affinchè si informino bene prima di dare autorizzazioni frettolose.
