Claudio Arpaia della Vigor Lamezia è stato eletto consigliere federale in quota Lega Pro con 33 voti. Arpaia fa parte della cordata Macalli-Lotito, un gruppo di delegati dell’opposizione ha lasciato l’assemblea in segno di protesta. Secondo quanto riferito ai cronisti da alcuni delegati, fra cui anche il direttore generale dell’Ischia Pino Iodice e il presidente del Prato Toccafondi, un gruppo di club – 29 secondo i loro primi conteggi – avrebbero abbandonato per protesta l’Assemblea. La spaccatura si sarebbe creata su una richiesta di sospensione dei lavori che era stata avanzata da questi club, e non passata dopo un 29 a 28 col delegato dell’Ascoli, favorevole alla mozione, non ammesso al voto dal presidente perché rappresentante di una società priva del requisito di anzianità.
Tredici società di Lega Pro avevano presentato una richiesta di assemblea per discutere del rinnovo della governance: lo ha annunciato Paolo Toccafondi, presidente del Prato, uno dei delegati che hanno lasciato prima della fine l’assemblea di Firenze. “Abbiamo presentato, con tredici firme autenticate, una nuova richiesta di assemblea elettiva per la sfiducia della governance”, ha spiegato, auspicando che “ci sia data la possibilità democratica di poter convocare questa assemblea, è la quarta volta che depositiamo la richiesta”. “La volontà di fare un passo indietro da parte di Macalli non c’è”, ha detto Pino Iodice, direttore generale dell’Ischia, spiegando che “abbiamo presentato l’ennesima mozione in relazione alla possibilità di poter convocare l’assemblea, ma non è stato preso in considerazione. E’ ancora agli atti”. Secondo Gabriele Gravina, consigliere federale in quota Lega Pro, “c’è stato un confronto vivace” in assemblea, dove “c’è la tendenza a ridurre le dichiarazioni di Iodice a un aspetto formale: non si ha voglia di guardare alla sostanza del problema”.
“Non ho bisogno di tutori, magari, fra qualche giorno vista l’età prenderò un badante ma per ora non ce l’ho e non ho neppure il pannolone”. Lo ha detto il presidente di Lega Pro Mario Macalli al termine dell’assemblea della Lega Pro a chi gli faceva presente che nella ormai famosa telefonata Lotito dice di telefonare a suo nome. “Lo dice lui” ha risposto, “non ho bisogno che qualcuno mi tenga la mano – aggiunge – e non ho chiesto a nessuno di intervenire per me”. Macalli ha voluto ricordare che, quanto a lui risulta, “non ci sono elezioni in vista, e comunque io non chiamo nessuno per queste cose e sono tranquillo”. Poi a proposito di Lotito, Macalli sottolinea di non vedere “scandalo” nel fatto che il proprietario di una società di Lega Pro, la Salernitana, creda che nella politica sportiva “io lo possa rappresentare meglio di un altro”. “Il mondo del calcio è sempre stato fuori dalla politica”: così il presidente della Lega Pro Mario Macalli ha risposto, al termine dell’assemblea, a chi gli chiedeva di eventuali interventi della politica sulla querelle nata dalla telefonta Iodice-Lotito. “Ognuno di noi ha le sue idee, io non ho mai fatto politica – ha aggiunto respingendo l’ipotesi di un intervento dall’alto – anche se a certi livelli è difficile starne fuori. Ma se vogliamo ingigantire tutto…forse se uno sta zitto è meglio”.