In merito alla traversata, Ponza verso Formia, del 20 gennaio scorso con mare di burrasca da parte del comandante della nave Tetide della Laziomar, interviene il comandante Cesare Ferrandino.
Sarebbe il caso di chiedere al Comandante della nave se conosce il manuale operativo dell’unità al suo comando di cui alla regola V/23 della SOLAS dove riporta con quale altezza di onda significativa può navigare; 2) Se ha acquisito gli elementi meteo pervenuti dal Centro di Meteorologia e Climatologia di Pratica di Mare , riferiti al Tirreno Centrale dove precisa che la zona era interessata da una burrasca in atto proveniente da NE forza 7/8 con stato del mare definito grosso (high)con una velocità media del vento corrispondente sui 30/35 nodi nella corrispondenza di un altezza significativa delle onde dai 7/9 metri (scala Douglas). A mio avviso anziché intraprendere la navigazione doveva chiedere un ormeggio alternativo possibilmente con ormeggio affiancato in banchina in attesa del miglioramento delle condizioni meteo. La decisione di partire con onde significative superiore al manuale operativo dell’unità al suo comando ha messo a repentaglio la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare. Ai sensi dell’articolo 18 del D.lgs. 19 agosto 2005n.196 -Attuazione della direttiva 2002/59/CE relativa all’istituzione di un sistema comunitario di monitoraggio e di informazione sul traffico navale – L’Autorità Marittima Locale doveva portare all’attenzione del Comandante della nave il fatto che il servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare aveva emesso degli avvisi di burrasca in corso e generali avverse condizioni meteorologiche per le aree di mare interessate dalla navigazione che il Comandante della nave aveva intenzione di intraprendere. Nello specifico dovevano fornire in allegato alla raccomandata a mano gli avvisi di burrasca in atto, sottolineando che tali condizioni potevano essere causa di pericoli per la nave, i passeggeri, l’equipaggio, il carico e l’ambiente marino. A tal fine dovevano invitare il Comandante della nave a compiere una dettagliata analisi delle condizioni meteo-marine e delle previsioni raccomandando di valutare con la massima prudenza se era opportuno intraprendere la navigazione ovvero scegliere di sostare in porto almeno fino a quando non si ristabilivano le condizioni meteo-marine tali da far cessare il pericolo per le persone e l’ambiente. Infine, dovevano invitare il Comandante della nave ad informare la Compagnia delle raccomandazioni fatte dall’Autorità Marittima Locale, ferma restando ogni decisione in materia di navigazione che il Comandante della nave assume (art. 295 Codice della Navigazione), libero da ogni condizionamento connesso a valutazioni estranee alla sicurezza della navigazione, in base al suo giudizio professionale in conformità alla convenzione SOLAS e alla normativa vigente. Il Comandante della nave doveva comunicare all’Autorità Marittima per iscritto i motivi di ogni sua decisione specificando dettagliatamente di aver preso compiuta visione ed approfonditamente analizzato le informazioni meteorologiche fornite dal Servizio Meteorologico dell’Aereonautica Militare Italiana. Sarebbe il caso di sapere se le procedure sopra evidenziate siano state adottate.
Capitano s.l.c. Cesare FERRANDINO