Il comune di lacco ameno ad un passo dallo scioglimento del consiglio comunale: un epilogo già preannunciato da tempo, da quando cioè il neo costituito gruppo di forza italia, con a capo il senatore de siano, ha assunto una posizione contraria all’approvazione del bilancio consuntivo del 2013. I numeri parlano chiaro: circa 2 milioni di disavanzo, per un piccolo comune come lacco ameno, sono troppi. E sulla certificazione del debito, si sono divise le strade tra il sindaco carmine monti, determinato ad approvare i numeri del rendiconto e il gruppo che invece fino alla fine ha dimostrato caparbiamente di non volerne sapere, fino alle estreme conseguenze di queste ore.
Già quando la struttura comunale con a capo il dott.oscar rumolo non era riuscita a cavare il ragno dal buco, si era adombrata l’ipotesi della spaccatura: sui conti non si scherza, per questo il prefetto di napoli aveva nominato ad inizio agosto un commissario ad acta, il dott.gianfranco d’angelo, per predisporre il documento contabile.
Ma intanto la differenziazione di posizioni è divenuta sempre più marcata, fino al consiglio comunale del 10 settembre che è stato lo spartiacque: i quattro di forza italia, senatore in testa, non partecipano ai lavori, e così al sindaco monti non rimane altro che azzerare la giunta, quella giunta che era stata creata dopo il coinvolgimento nell’unica grande maggioranza anche del gruppo eletto all’opposizione alle ultime elezioni. E così mentre de siano faceva la pace con gli ex amici, reintroducendo in pista ex amministratori come giacomo pascale, con l’incarico di vice sindaco, probabilmente già all’orizzonte si avvicinava lo scoglio contro il quale, oggi, è andata a naufragare questa esperienza amministrativa.
Carmine monti era fiducioso, aveva sperato di poter recuperare qualche voto a suo favore, ma così non è stato: alla seconda convocazione del consiglio comunale, il braccio di ferro ha prodotto i numeri: il pareggio, 4 a 4, non basta per far passare il consuntivo.
All’orizzonte quindi lo scioglimento del consiglio comunale, dopo che il prefetto avrà ricevuto la comunicazione del segretario comunale con l’esito negativo della votazione.