LA VERA LIBERTA’! DI ANTIMO PUCA

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La libertà, meta principale del socialismo liberale, può essere salvaguardata solo da un meccanismo democratico che ha il suo fondamento nelle istituzioni, non solo in quelle che nascono dalla rappresentanza, ma anche in quelle che nascono dalla autointerrogazione e dall’autogoverno dei cittadini, partiti, sindacati, associazioni. La proposta di Rosselli,ad esempio,si fondava su una concezione pluralistica dello Stato e della società che, sul piano della teoria politica, conferisce alle istituzioni della democrazia un valore primario, non statico, in quanto esse sono il risultato concreto dell’etica degli individui e di ciò che il volontarismo degli individui mette in atto tramite la lotta politica. Nella rappresentanza politica e nelle forme di autogoverno si sviluppano socialismo e democrazia, due concetti strettamente connessi che attraverso l’azione degli individui si ridefiniscono in funzioni politiche autonome in grado di rendere possibile la loro compatibilità. È in queste dimensioni operative, finalizzate alla costruzione di una società libera dove la libertà non viene elargita od imposta, ma deve essere conquistata con duro personale travaglio nel perpetuo fluire delle generazioni, che si migliorano le istituzioni e si formano le classi dirigenti. L’attualità del pensiero di Rosselli trova immediato riscontro nella prospettata elezione indiretta del Senato da parte dei Consigli Regionali, con la più immediata prossimità del rapporto elettori/consiglieri/senatori. Con forme di federalismo dei Comuni nelle elezioni degli organi delle Città metropolitane. Dalla legislazione e dal sostegno per il terzo settore. Dalle diffuse forme di volontariato e di associazionismo in ogni momento della vita quotidiana, dove si mettono alla prova le capacità imprenditive di giovani e meno giovani. Tutte manifestazioni che sottendono concetti di libertà e liberazione e danno senso ad azioni che ispirate dal solo fare sarebbero caduche e fallaci.