Situazione Campana: un disastro sociale ed economico. Mancanza del Diritto. Mancanza di diritti. Compromessa ulteriormente l’occupazione, già a livelli inimmaginabili. Tutti stiamo pagando un prezzo altissimo a causa delle inefficienze della gestione politica dell’emergenza e, di conseguenza, anche dell’ordinario. Non dimentichiamo che la Campania è la Regione più popolosa d’Italia. La sanità campana è allo stremo già da anni. Le strutture non reggono. Ed è allarmismo ovunque. Questa oligarchia contemporanea parla e detta Leggi. Si affama un popolo. Cresce il divario tra abbienti e non. Ci vorrebbe una mano passata sulla coscienza. Questa oligarchia che percepisce, ancora e nonostante tutto, uno stipendio da urlo dovrebbe mettere mano alla tasca e condividere con chi non ha. La politica da oltre trent’anni ha fatto tagli sulla sanità. perché? Si dovrebbe creare un cumulo con parte di questi onerosi stipendi politici e proporre un incremento delle strutture sanitarie. Rinfoltire le assunzioni mediche e paramediche. Le università medicee dovrebbero essere aperte a tutti nella speranza di creare maggiore competenza e competitività. Questi sepolcri imbiancati ed incravattati dovrebbero farci comprendere perché, mentre il semplice muore dopo una lunga ed estenuante degenza isolato in ospedale, loro guariscono in 3 giorni. Codice Rosso. La Campania tutta non poteva sopportare di peggio. Una immeritata discriminazione e catalogazione. Ma sarà vero tutto ciò che vogliono farci credere come tale? Virologi aumentano la confusione e disorientano. Si trasformano in opinionisti. Dovrebbero, invece, concentrarsi su studi e ricerche e divulgare risultati stabili di analisi scientifiche. E, piuttosto che intimare ad un codice rosso come quasi ad intimare lo spauracchio dell’ordine pubblico affinché non si divulghi il dissenso, si potrebbe procedere sul ripulire strade dall’inquinamento, proponendo dei piani traffico di coscienza, vietando le auto laddove non è indispensabile, vietando accesso a tir ed auto di grossa cilindrata, ampliando le zone di verde a tutela della salute pubblica, proponendo il ritorno del viali alberati, rinfoltendo boschi e pinete. E tanto, troppo altro ancora. Ma i soldi, già si sa, non ci sono. O, meglio, sono già tutti al sicuro nelle tasche dei soliti pochi noti. Ed è anche per questo che la Campania è regione rossa. Per continuare a garantire l’incasso a questi soliti pochi noti. L’Italia è stata svenduta, oltraggiata, umiliata, offesa. Ma la Campania di più. È il tempo di gridare per chiedere giustizia.