Dalla relazione presentata da Legambiente e l’istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr viene fuori l’indice complessivo di sostenibilità delle isole minori italiane, tenendo conto di vari indicatori (consumo di suolo, uso dell’energia gestione dei rifiuti, risorse idriche e sistemi di depurazione, mobilità, presenza di aree naturali protette).
Tra le isole minori più virtuose Capri è seconda. In Campania dopo Capri, troviamo Procida, e poi Ischia.
L’isola di Capri conferma l’indice di sostenibilità dello scorso anno, pari al 61% Stabile la raccolta differenziata che arriva al 62,2%. Le perdite di rete sono stabilmente intorno al 16% (anni di riferimento: 2020 e 2022). Da completare il trattamento delle acque reflue depurate. Elevato il consumo di suolo sull’isola. Da migliorare e implementare lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili sull’isola, a partire dal fotovoltaico. Buono, invece, il dato relativo al tasso di motorizzazione: si registrano soltanto 31 auto ogni 100 abitanti, accompagnato da circa il 40% del parco auto circolante con classi di emissione uguali o superiori all’Euro5.
Sull’isola d’Ischia la raccolta differenziata è ferma al 46,1% nel 2023 con dei tassi molto simili tra i comuni. leggermente migliore – 52,75% – il dato di Forio. In peggioramento anche la situazione che riguarda la dispersione idrica, mentre rimane da completare ed efficientare il trattamento dei reflui fognari. Il tasso di motorizzazione è ancora troppo alto mentre il parco auto circolante è per il 40% di classe emissiva pari o superiore all’Euro5. Nota dolente per quanto riguarda il consumo di suolo, che riguarda mediamente un terzo della superficie isolana, di cui oltre il 15% però è avvenuto in aree a rischio idrogeologico.
Su dati al 2023, Procida ha ottenuto una percentuale di sostenibilità abbastanza buona (54%). L’acqua è portata a Procida attraverso condotte sottomarine. La differenza tra l’acqua immessa e l’acqua effettivamente erogata fa registrare delle perdite pari al 23%. Riguardo invece alla depurazione, l’impianto dell’isola effettua soltanto un trattamento primario. Sui rifiuti la performance di Procida è sufficiente, la percentuale di differenziata è al 66%. Le automobili in circolazione ogni 100 abitanti sono circa 47. La densità di popolazione rende l’isola fortemente antropizzata, ma nel 2023 l’aumento del consumo di suolo è pari a zero. Dal punto di vista energetico, l’Isola è interconnessa alla rete nazionale tramite l’Isola di Ischia.
Di fronte a questa situazione, quali i possibili scenari?
“Il ‘potenziale’ sostenibile delle isole minori – sottolinea Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – ha bisogno di una pianificazione ambiziosa, coerente e consapevole di un’emergenza climatica che incide fortemente in contesti, come quelli delle piccole isole campane, di fragilità e di esposizione a rischi idrogeologici, e non solo, sempre più amplificati dagli eventi meteo estremi”.