ISCHIA. NUOVO APPELLO DI ROSA IACONO PER FERMARE GLI ABBATTIMENTI DI CASE DI NECESSITA’

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Rosa Iacono, presidente e fondatrice delle associazioni di volontariato A.D.I. (Associazione Disabili Ischia) e Croce Rosa Ischia Soccorso, ha lanciato un altro accorato appello alle istituzioni per fermare gli abbattimenti delle abitazioni considerate “abusive di necessità”. La sua richiesta è stata indirizzata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Presidente della Repubblica, al Presidente della Regione Campania, al Prefetto di Napoli e ai sindaci dell’isola d’Ischia, oltre che alle forze dell’ordine e agli organi di stampa.

Rosa Iacono ha già inviato due lettere alle autorità competenti senza ricevere risposta e, con questa terza comunicazione, chiede un intervento urgente per fermare le demolizioni che stanno interessando l’intera regione Campania. Nel suo appello sottolinea che fermare gli abbattimenti non significa favorire speculatori edilizi o chi ha deturpato il territorio per interesse economico, ma piuttosto salvaguardare quelle famiglie che hanno costruito la propria casa per necessità, credendo nelle sanatorie previste dalle leggi del 1985, 1994 e 2003.

Ecco il testo della lettera:

“Sono Rosa Iacono, presidente e fondatrice di due associazioni di volontariato, A.D.I. (Associazione Disabili Ischia) e Croce Rosa Ischia Soccorso, Associazioni che sono nate da oltre 25 anni con il principale scopo di dare una mano allo sviluppo sociale dell’isola d’Ischia e dare solidarietà̀ e assistenza soprattutto a quella parte di popolazione più̀ povera ed indifesa che, da sempre, non per sua colpa, è rimasta indietro nella lotta per la sopravvivenza e per il raggiungimento di un livello di vita dignitoso, soddisfacente e più̀ umano così come è giusto che sia per tutti noi. Per quanto riguarda il problema degli abbattimenti, ho già̀ scritto ed inviato alle varie Autorità̀ competenti

due lettere con la speranza che possano indurre chi di competenza a riflettere e fermare le ruspe.

A questo punto, però, sento il bisogno di scrivere questa terza lettera, per sollecitare una risposta che fino ad ora non è ancora arrivata ma che è diventata urgente visto che si sta procedendo sulla strada delle demolizioni in tutta la regione Campania. Fermare gli abbattimenti per gli abusivismi di necessità non significa stare dalla parte degli speculatori che hanno lucrato e si sono fatti i soldi, né significa stare dalla parte di coloro che hanno devastato con il cemento il nostro territorio isolano.

Per queste persone, chiaramente colpevoli che hanno sbagliato, sarà giusta la condanna e la relativa pena. Ma, per i poveri cristi, per quelle famiglie che sono riuscite a realizzare una casa dove avevano un pezzo

di terra ci deve essere una giustizia umana che deve salvaguardare quella che è stata una loro aspirazione a vivere una vita decente.

La Repubblica Italiana che, come dice la Costituzione è fondata sul lavoro e sulla solidarietà verso i più deboli, nel passato ha tentato di risolvere il problema della casa: negli anni ’50 e ’60, quando io ero piccola, si costruivano le casa popolari e in tal modo tante famiglie hanno trovato una loro sistemazione.

Ma, da allora, nessun Governo si è preoccupato di agevolare l’edilizia popolare. Intanto la popolazione è cresciuta e con essa anche i bisogni primari di tutti i cittadini, tra cui, quello più importante di avere un

tetto sulla testa. Sulla nostra isola ci sono tante famiglie che hanno cercato da sole di risolversi il problema della casa credendo nei vari condoni, del 1985, del 1994 e del 2003, hanno fatto richiesta di Sanatoria e con molti sacrifici, anche indebitandosi, hanno pagato le varie ammende che le leggi richiedevano pensando in tal modo di avere ottenuto la Sanatoria ma, purtroppo si sbagliavano. Queste richieste giacciono presso gli Uffici Tecnici dei sei comuni isolani e anche presso molti comuni della nostra Provincia senza mai essere state esaminate. Perché, di chi è la colpa? Non lo so, non so dare una risposta precisa, ma sicuramente la

colpa non può essere di quelle famiglie che hanno tentato, sia pure abusivamente, di assicurarsi una decorosa sistemazione.

Si faccia pagare una ulteriore multa, una ammenda accettabile, ma non l’abbattimento. Sabato prossimo ad Ischia si terrà una manifestazione contro gli abbattimenti, io ci sarò e spero che ci sia

tutta la popolazione isolana per dare un segnale forte a tutte le Istituzioni e fermare gli abbattimenti.

 Che il Signore ci protegga sempre e ci illumini.”

Rosa Iacono