ISCHIA. L’ISOLA SCONVOLTA DALLA SCOMPARSA DI CASSANDRA MELE, MA NON DIMENTICHIAMOLA

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La tragedia accaduta ieri mattina ad Ischia in via Gianbattista Vico ha letteralmente sconvolto i tanti amici di Cassandra Mele, la 37enne deceduta poco dopo l’impatto con la Fiat Panda guidata da una ragazza di 26 anni, risultata poi positiva all’alcol test e arrestata per omicidio stradale.

Come spesso capita, i social hanno restituito con grande forza tutta la vitalità, l’entusiasmo, la bellezza d’animo di Cassandra e il suo sorriso, attraverso filmati, fotografie o semplici ricordi di amici, parenti e conoscenti.

Caporal maggiore dell’Esercito Italiano, aveva servito il nostro Paese anche in Afghanistan, tornando nella sua isola, però, ogni volta che poteva. Attualmente prestava servizio al Terzo Reggimento Alpini di Pinerolo, ma la sua storia si è interrotta con violenza sulle strade della sua isola, mentre faceva qualcosa di cui si era innamorata da un po’, ovvero andare in bicicletta. Una passione nata quasi per caso, per lei che si era dilettata in passato anche con calcio e calcio a 5, con l’obiettivo di rimettersi in sesto dopo un incidente in montagna che le aveva causato un grave problema ad un ginocchio. Da lì la scoperta che la bicicletta, da puro passatempo, poteva diventare una vera e propria passione. Domenica scorsa, tra l’altro, aveva preso parte alla sua prima gara ciclistica della vita, arrivando quarta di categoria, al campionato italiano di mediofondo, rendendo onore al suo numero in gara, il 45, che nella tombola è il numero del vino buono. Poco dopo l’arrivo, già l’obiettivo si era spostato con gli amici del suo Team Cicliscotto ai prossimi obiettivi, puntando addirittura alla prossima Maratona delle Dolomiti, un vero inferno del dislivello che la sua energia incontenibile, però, avrebbe certamente dominato.

Anche martedì mattina, Cassandra, si trovava in sella alla sua bicicletta da corsa, dopo una levataccia per allenarsi lontano dalla calura impossibile di questi giorni. Poi in un lampo l’impatto, la fine dei giochi, di una vita intensa, ricca di avvenimenti, emozioni belle e brutte, che però sono tutt’altro che svanite nel nulla.

di Claudio Iacono