Sulla vicenda del clochard che vive ormai da giorni sulle panchine adiacenti l’edicola di via Alfredo de Luca ad Ischia è intervenuto anche il presidente del gruppo regionale della Lega, avvocato Severino Nappi.
Nappi ha inviato una dura nota ai vertici dell’asl napoli 2 nord, a partire dal direttore generale Iervolino, al quale “con sincero disappunto” richiama la sua attenzione a questa vicenda che “da mesi nell’indifferenza del presidio di igiene mentale locale si consuma nel comune di Ischia”.
“Sono cadute e cadono ripetutamente nel vuoto le molteplici e costanti segnalazioni e richieste di intervento sollevate da associazioni, privati cittadini e persino dalla parrocchia di san ciro” in ordine alla “necessità di immediata adozione di provvedimenti opportuni per la presa in carico del signor Salvatore senza fissa dimora”.
Nappi descrive le condizioni “subumane” nelle quali la persona in questione vive all’aperto, con potenziali rischi infettivi vista anche la situazione degli arti inferiori “a rischio cancrena”, ed in stato di “stabile ed evidente incapacità di intendere e di volere”.
“Rispetto a questo gravissimo stato di cose – continua l’esponente della Lega – mi viene riferito anche da esponenti dell’amministrazione comunale che i reiterati tentativi di ottenere un intervento fattivo da parte del presidio sanitario territoriale competente, sono caduti costantemente nel vuoto in quanto il responsabile, perfettamente a conoscenza della situazione, si limita a liquidarla come espressione di una vocazione bohemienne dell’individuo, sull’inverosimile presupposto che tutti i reiterati episodi non ricondurrebbero ad uno stato di stabile alterazione mentale”.
L’avvocato Nappi chiede quindi al direttore generale dell’Asl di “adottare ogni opportuno ed immediato intervento a tutela della pubblica e privata incolumità”, sottolineando inoltre che l’omissione di questi provvedimenti “espone l’asl a gravissime responsabilità nel più che probabile evento che lo stato di cose degeneri in fatti lesivi della vita del soggetto o di terzi”.
