E’ stata una serata indimenticabile quella vissuta al Porto di Ischia il 24 settembre del 2024. Una data che resterà impressa nei ricordi di molti per lungo tempo e che è la degna celebrazione di un anniversario importante: 170 anni fa il Lago De’ Bagni diventava porto grazie a Re Ferdinando II di Borbone segnando il futuro dell’intera isola d’Ischia. La festa si sarebbe dovuta tenere il 17 settembre, ma le avverse condizioni meteo hanno costretto ad un rinvio inizialmente al 23 settembre, poi con un secondo rinvio si è arrivati al 24 settembre.
170 anni bisognava festeggiarli in grande stile ed è stata regalata una gran bella serata ai tanti turisti ancor’oggi presenti sull’isola e anche a molti ischitani che desideravano rivivere la Festa del Porto a cinque anni dall’ultima edizione. Una festa il cui programma per la verità prevedeva già diversi momenti ed eventi collegati nei giorni precedenti alla serata principale che comunque ha inevitabilmente raccolto le principali attese e la conseguente partecipazione davvero numerosa.
Poco prima delle 18:00, dopo le ultime partenze di traghetti e aliscafi di linea, il Porto di Ischia era già libero dalle imbarcazioni trasformandosi metaforicamente in quel lago che fino al 1854 ha caratterizzato l’isola. Ad aprire la manifestazione è stato l’ingresso del Re Ferdinando II a bordo della “Rondine” scortata dalla Calpyso della Marina Militare e da altre imbarcazioni con a bordo figuranti in abiti d’epoca. Una rappresentanza del Reggimento Real Marina ha accolto lo sbarco del Re con lo sparo di fucili d’epoca che ha preceduto l’avvio dalla passeggiata coordinata dall’Associazione Villa de’ Bagni Ischia e dalla Pro Sant’Alessandro Ischia. Il Re e i figuranti hanno raggiunto prima lo stabilimento dell’Esercito italiano in Piazza Antica Reggia e poi hanno attraversato le strade del centro di Ischia raggiungendo Piazzetta San Girolamo. Nel frattempo, l’Associazione il Palmento ha curato la tradizionale “spaghettata del Re”, offerta gratuitamente alla cittadinanza e ai turisti che hanno cominciato ad affollare anche e soprattutto i locali della Riva Destra con il personale vestito con abiti d’epoca; tutto in attesa del momento più atteso della serata.
Alle 21:30, infatti, ha avuto inizio l’inedito spettacolo sull’acqua “Il Poema del Quarto Elemento” realizzato dalla rinomata società Festi Group, un centro di produzione di eventi che opera in tutto il mondo e in occasione di cerimonie internazionali sportive e non solo. Con l’ ideazione dello spettacolo “Il poema del quarto elemento. L’acqua racconta la storia” si è voluto dare voce alla tradizione di Ischia nel momento importantissimo della apertura del Porto. Momento che ha dato contributi necessari e importanti nello sviluppo economico e culturale, in un’ottica di scambio e contaminazione con il territorio circostante. Con questa festa si è voluto raggiungere il cuore della comunità, con un linguaggio nuovo, fatto di visioni potenti, di architetture di luce, di apparizioni avventurose; con uno spettacolo volante, comprensibile a tutti, al di là di linguaggi e culture diverse, creando un dialogo capace di regalare una creatività nuova e senza tempo. Sono stati quattro i momenti dell’esibizione. Nella prima scena, all’imbocco del porto è apparso un veliero portato da una grande sfera dipinta con l’immagine del vento. Le navi dell’armata di mare hanno sparato a salve alla comparsa del re Ferdinando. Nella seconda scena, sirene racchiuse in una grande goccia di mare, a cavallo di colorati cavallucci marini scortavano il corteo reale. Il mare festeggia il Re. Nella terza scena protagonista Prometeo che rubò il fuoco agli dei per darlo agli uomini: simbolo di ribellione diventa protagonista di questa festa speciale, che non è solo un omaggio all’autorità ma la celebrazione del carattere dell’isola. Nella quarta scena, la luna, signora degli innamorati, guidata da una delle ninfe segrete, ha sparso la sua luce sull’ acqua trasformando il fuoco in luce, la materia principale di ogni festa. E la luce nasconde al suo interno grandi fiori, simboli anch’essi di luce. La luna ha atteso il soffio del vento con il quale ha poi intrecciato un passo a due nel cielo, spargendo una languida memoria di un anniversario amato dall’isola così vicina al mistero della bellezza assoluta.
Lo spettacolo ha emozionato i tanti turisti e cittadini sistemati lungo tutto il perimetro dell’area portuale e il gran finale è stato assicurato dai fuochi piromusicali della Pirotecnica Baranese che ha chiuso la serata regalando quelle emozioni che solo i fuochi pirotecnici riescono a trasmettere, a maggior ragione in una location così suggestiva. Alle 22:30 si è chiuso lo spettacolo e alle 23:00 il porto è potuto ritornare alla normalità.


