Un personaggio importante della storia ischitana ci ha lasciato: intorno alle 14.30 ha smesso di battere il cuore della professoressa Maria Sogliuzzo, moglie dell’ex sindaco di Ischia ed assessore regionale Enzo Mazzella. Una grande donna al fianco di un grande uomo.Alla disfunzione cardiaca che le imponeva da tempo cure più strette, si è aggiunta un’ulteriore complicazione che non le ha purtroppo concesso di andare oltre. La professoressa Maria Sogliuzzo era da giorni ricoverata sotto stretta osservazione presso la struttura sanitaria Pineta Grande di Castelvolturno. Il prossimo mese di luglio avrebbe compiuto 84 anni.
Un vecchio adagio vuole che “accanto ad un grande uomo, c’è una grande donna”: la signora Maria ha incarnato la figura della donna-moglie di quell’uomo politico che – dalla seconda metà degli anni ’70 e fino al 1990, quando è prematuramente scomparso -ha rappresentato il volto nuovo della politica ai vari livelli, da sindaco e da assessore regionale.
Ma è stata anche mamma, durante e dopo la scomparsa di Enzo, accudendo e portando avanti con fierezza e fermezza i due figli, Paola e Francesco che oggi hanno raggiunto ruoli importanti nella società. Ed ora, stava continuando il suo cammino di educatrice discreta come nonna dei quattro nipoti. Una vita dedicata sì alla famiglia ma anche alla scuola: tante le generazioni di Ischitani hanno appreso i rudimenti della matematica tra i banchi con lei alla cattedra. Una vita dedicata ai più giovani. Maria Sogliuzzo nonostante il ruolo da protagonista del marito, prima, e poi dei figli, riusciva a rapportarsi con tutti in modo discreto ed elegante. Una vera gentildonna che ha profuso le sue ultime energie nel sociale, con un’attività costante nelle varie associazioni locali.
I funerali per l’ultimo saluto alle ore 17 di domani, giovedì 5 giugno, proprio lì, in quella chiesa di San Pietro dove si è adoperata e dove, 35 anni fa, ci fu l’ultimo saluto all’amato consorte Enzo.
Le condoglianze di Enrico Buono e Pina e di tutto lo staff di Teleischia ai figli Paolo e Francesco, al genero Maurizio, ed ai familiari tutti.
