Sono preoccupato per il destino di boschi e pinete ospitati sulla maggior parte dell’isola.
Ischia vanta un primato invidiabile in alcune voci fondamentali per boschi e pinete: Botanica, fauna, Dintorni, Borghi, Natura, mare, centri storici. Queste posizioni di forza vanno assolutamente salvaguardate e valorizzate nella comunicazione e nel marketing del prodotto. Qualsiasi attività o progetto che si voglia promuovere, deve partire dalla considerazione che non bisognerà mai intaccare questi valori. Casomai arricchirli. In modo particolare il valore assoluto dell’offerta botanica, del rapporto con la natura e con boschi, fauna locale, pinete e mare.

(Antimo Puca)
Boschi, fauna e pinete non hanno infatti un direttore scientifico e amministrativo, tanto che tutte le attività di gestione, di manutenzione e di divulgazione sono lasciate nelle sole mani di coloro che si impegnano su base meramente volontaria ben al di là dei compiti assegnati loro dall’autorità di nomina
Il Consiglio di Stato dovrebbe autorizzare ad istituire pinete/boschi e fauna locale sotto la diretta gestione dello Stato e a stabilirne in via di regolamento l’organizzazione ed il funzionamento.
L’isola di Ischia e gli stabili dovrebbero essere destinati anche a scopi di conservazione e volgarizzazione delle bellezze naturali, a scopi culturali, scientifici, turistici.
Ciò potrebbe essere possibile grazie alla lungimiranza dei politici
Se gli sforzi profusi da più parti per perseguire questi scopi fossero considerevoli, boschi e pinete potrebbero essere fiori all’occhiello della nostra isola quali elementi scientifici, culturali, formativi e turistici di grande rilievo, invidiati e decantati da molti.
Lo Stato dovrebbe riconoscerne il valore, inserendoli a pieno titolo tra gli Istituti culturali.
Il mero interesse al guadagno veloce attraverso il turismo di massa sembra avere del tutto offuscato la dichiarata rilevanza di boschi e pinete come Istituzione culturale e turistica. La questione sembra essersi ridotta al solo problema contabile. Mentre da tempo si fa rilevare l’assenza di visioni da parte delle amministrazioni nel proporre un valido progetto di rilancio. Dov’è la lungimiranza dei politici odierni, dei comproprietari e degli enti turistici preposti a valorizzare e rilanciare le istituzioni e le bellezze naturali del nostro territorio?
Su questo fronte non posso che costatare un disinteresse e un disimpegno crescente per boschi e pinete, un Valore che dovrebbe simboleggiare, con la sua flora mediterranea e subtropicale, il calore del sole del nostro territorio, un motivo per visitare le bellezze isolane.
La fine di boschi e pinete segnerebbe inevitabilmente anche la fine di tutto il lavoro scientifico, educativo e didattico svolto nel solo interesse del Paese
Mi auspico che si possa creare una Fondazione quale possibile ancora di salvezza di boschi e pinete a condizione di rispettarne lo spirito originario e che gli statuti della possibile Fondazione possano riprendere gli scopi attuali, incentrati tanto sugli aspetti scientifico-didattici quanto su quelli turistici. Questi obiettivi sono tuttavia perseguibili soltanto attraverso un organo dirigente motivato e competente nei molti aspetti di ordine amministrativo, scientifico, tecnico e promozionale che ruotano attorno alla gestione di un valore botanico originario e mediterraneo ma al contempo anche in grado di dare impulso e progettualità a un gioiello unico che potrebbe diventare anche la porta di ingresso di una futura pineta nazionale.