L’estate ischitana si arricchisce di proposte nate dalla collaborazione tra i Comuni, le Pro Loco, insieme ad alcuni esercizi commerciali. Il passeggio serale animato tra strade centrali e Borghi crea occasioni di aggregazione rivolte ai turisti e agli artisti locali e la possibilità di trascorrere momenti piacevoli, assaporando aperitivi, cibo e piatti stuzzicanti all’insegna dell’enogastronomia di qualità tipica ischitana. Musica dal vivo e dj set, momenti di animazione, cibo e aperitivi, all’insegna della convivialità e della socializzazione. Palcoscenico d’eccellenza, le Associazioni Commercianti, le realtà associative e di categorie locali,che, in fruttuosa collaborazione con le Amministrazioni Comunali, sin dagli esordi hanno abbracciato l’evento.

(Antimo Puca)
Fa piacere notare la vivacità delle proposte per valorizzare il territorio: Borghi vivi e strade frequentate con eventi gradevoli e attrattivi non possono che contribuire all’accoglienza. Iniziative nate dal giusto rapporto tra i cittadini e le istituzioni locali. È bello sapere che imprenditori e commercianti spingono le istituzioni a fare il meglio e a dare vita a eventi di rilancio per il nostro territorio. La bellezza della proposta unita alla musica fanno di quest’isola un’attrazione imperdibile nel periodo estivo. Chef stellati accompagnati da musica itinerante, artisti di strada e animazione per tutte le età. Strade e Borghi animati da artisti di strada, giochi e divertimento per bambini e dalla musica.
Immagino Polpo e calamaro con accompagnamento di Mina (‘Ma che bontà’); riso Carnaroli al gambero rosso, burrata e… ‘Torna a Surriento’; triglia croccante, scalogno al fegato grasso e zucca ispirato a ‘Twist and Shout’ dei Beatles; toast al burro, crema alla curcuma e rabarbaro con accompagnamento di Elvis Presley (‘Too Much’). Immagino chef stellati che al momento di trovare ispirazione dalla musica fanno appello ai ricordi e alle emozioni. Ogni chef dovrebbe essere chiamato a creare piatti ispirati a una melodia, a un genere musicale, a un musicista.
Il contest in cui vengono abbinati piatti ‘satellati’ alle canzoni offre sorprese gradevolissime nella misura in cui si offrono ai turisti stimoli sensoriali normalmente non coinvolti in una degustazione: l’udito diventa parte della suggestione. A rendere più forte la suggestione per i presenti durante la degustazione dei piatti, dovrebbe essere l’ascoltare il tema musicale cui si ispirano le preparazioni, dando vita a una vera e propria degustazione immersiva. Udito, olfatto, tatto, gusto e vista: tutti e 5 i sensi sono coinvolti in questi straordinari passeggi serali.
Per definizione il cibo di strada, in inglese: street food, è costituito da quegli alimenti, bevande incluse, già pronti per il consumo che sono venduti soprattutto in strada o in altri luoghi pubblici come mercatini o fiere, da commercianti ambulanti su un banchetto provvisorio, o furgoni o carretti.
Se pensate che lo street food sia qualcosa di nuovo, nato negli ultimi anni, vi sbagliate di grosso! Lo street food è sempre stato fondamentale già per i pellegrini, mercanti e viaggiatori del vecchio mondo che percorrevano le strade già ai tempi dell’Antica Roma consumanto i loro pasti in piedi, velocemente, sostando in locali che affacciavano sulla strada. Il legame cibo-strada è stato un fondamentale capitolo del modo di nutrirsi ma soprattutto perché la strada è essa stessa un veicolo di diffusione delle abitudini alimentari in quanto lungo la strada non viaggiano solo gli uomini, ma le loro idee e i costumi, le pratiche e soprattutto i gusti. I Romani ne fecero un vanto tanto che gran parte della popolazione consumava i pasti in piedi, velocemente, ma se ne hanno notizie sin dall’antico Egitto, dalla Grecia. Il cibo da strada si è evoluto pian piano, di pari passo alla società: come a Parigi, i pâtés farciti con carne o verdure, hanno dato addirittura origine a ricette tipiche come i timballi e le varie torte salate. Il pesce fritto venduto al porto di Alessandria d’Egitto, invece, la ritroviamo in Inghilterra con il famoso Fish & Chips.
Ma pensate solo alla nostra pasta, di origine araba, che come la conosciamo è nata e venduta per strada nelle vie di Napoli. Certo è che la maggior parte dei prodotti tipici trasformati in street food profumano di tradizione, di storia, di abitudini di un tempo e di piatti poveri… anche se oggi a volte li ritroviamo in versioni gourmet e a prezzi tutt’altro che bassi.
Insomma un’invenzione, quella dello street food, antica ma ancora attualissima.
Però non lasciatevi ingannare dal trend che si è sviluppato recentemente e dal fatto che improvvisamente il cibo da strada è diventato chic. Questo cibo dall’anima profondamente rock, esiste praticamente da sempre e continuerà ad evolversi legando assieme tradizione, cultura e sapori di qualsiasi parte del mondo.
Per sostenere la ricostruzione, quale miglior modo se non quello di riunirsi per un po’ di buon comfort food e specialità gastronomiche?