ISCHIA. GIARDINI LA MORTELLA, NEI CONCERTI DEL WEEKEND IL DUO L. VISCO – A. SIMONI VIOLONCELLO E PIANOFORTE

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Il prossimo weekend 17-18 maggio vedranno esibirsi presso i Giardini La Mortella il duo formato dal violoncellista Luigi Visco e dal pianista Alessandro Simoni.

Luigi Visco, nato nel 2000 a Napoli, si è diplomato presso il Conservatorio di Salerno con lode e si è poi perfezionato presso l’Accademia di Santa Cecilia, l’Accademia Stauffer di Cremona e l’Accademia Chigiana di Siena. È risultato idoneo nel 2022 alle selezioni della European Union Youth Orchestra, e nel 2023 è risultato idoneo come Primo Violoncello dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, fondata e diretta da Riccardo Muti. Vincitore, in ambito sia solistico che cameristico, di diversi concorsi nazionali ed internazionali, ha suonato presso sale come la Konzerthaus di Berlino, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro San Carlo, il Quirinale, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, l’Accademia Chigiana, l’Accademia Filarmonica Romana e tante altre.

Alessandro Simoni ha conseguito il diploma di pianoforte con lode e menzione presso il Conservatorio di Frosinone. Ha frequentato varie accademie, tra cui l’Ecole Normale de Musique de Paris, sotto la guida di celebri docenti e si è diplomato con Benedetto Lupo presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia in Roma. Si è esibito in Italia e all’estero, ospite di numerose e prestigiose istituzioni musicali e si è affermato in molti concorsi nazionali e internazionali per giovani pianisti (concorsi di Spoleto, Napolinova, Palma d’oro, Concentus Roma e tanti altri, finalista al Concurso Internacional de Vigo, nel 2023 vince il Premio come “miglior finalista italiano” al Concorso Internazionale “Thalberg”). È stato insignito, dalla Fondazione European Arts Academy “Aldo Ciccolini”, del Premio Sveva Classica 2021. Ha collaborato inoltre con compositori di musica da film e per l’incisione di diverse colonne sonore.

Il programma che il duo Visco-Simoni offrirà al pubblico della Mortella spazia dal ‘700 al ‘900 e prevede in entrambi i concerti la sonata op 69 di Beethoven: scritta nel 1808, questa sonata raggiunge un perfetto equilibrio fra i due strumenti ed è caratterizzata da una luminosa bellezza.