Stamattina, nel parcheggio di via Michele Mazzella nei pressi del civico 45, le forze dell’ordine erano schierate per l’operazione di abbattimento di una parte di un edificio all’interno di Villa Annagloria. L’abbattimento è stato però interrotto in extremis. Ecco spiegati i motivi.
L’ordine d’abbattimento è dell’anno 2005 relativo ad un accertamento degli anni ’90, secondo cui risultava abusivo un ampliamento del piano terra dell’edificio interessato, che faceva scattare il provvedimento di demolizione per circa 32 mq.
Il legale della proprietà, l’avv. Cristiano Rossetti ha contestato l’ordine di abbattimento poiché al di sopra di questo spazio insistono due piani superiori, che sono risultano legittimi attraverso titolo. La Procura, ritiene però, che si debba procedere a demolire l’intero edificio poiché ritiene il titolo, ritenuto legittimo dalla proprietà, illegittimo. Pertanto tutti gli spazi sorti su di una base abusiva si debbano considerare non a norma e quindi ne consegue che debbano essere trattati allo stesso modo e quindi demoliti.
Anche la prima sezione penale della corte d’appello, si è pronunciata a favore della Procura Generale, quindi confermando l’abbattimento.
L’avvocato Rossetti, per conto dei proprietari dell’immobile, ha nel contempo prodotto ricorso presso la suprema corte di cassazione.
E così oggi è giunto il provvedimento di sospensione che ha momentaneamente fermatole ruspe, in attesa che i giudici della cassazione si possano esprimere in merito al ricorso.
Nei prossimi giorni si attende l’esito del ricorso, e di conseguenza la procedibilità o meno della demolizione del fabbricato in Via Michele Mazzella ad Ischia.