Peppino Di Capri racconta delle sue serate a Ischia con la cantante Mina, sulle pagine del Corriere della Sera. E’ un fantastico ritorno agli inizi degli anni 1960. E si ripresentano, così, davanti ai nostri occhi anni ricchi di magia, anni in cui Ischia era la fucina di cantanti importanti, anche senza saperlo.
«Io e Mina, che si chiamava ancora Baby Gate -ricorda Peppino di Capri- ogni sera cantavamo in due locali rivali, a cento metri l’uno dall’altro, io al Rangio Fellone, lei al Moresco. E quando finivamo, verso le tre di notte, passavo a prenderla con la mia Lambretta rosa salmone — l’avevo comprata grigia, poi me l’ero fatta ridipingere da un amico carrozziere — e insieme andavamo a svegliare qualche pescatore per farci preparare un piatto di spaghetti: chi ci apriva, chi ci mandava a quel paese. Eravamo diciottenni e spensierati, lei simpaticissima e, se mi posso permettere, una bonazza che si faceva notare»