ISCHIA, AL VIA IL PROGETTO DI PULIZIA DEI FONDALI

Al via ad Ischia il progetto di pulizia dei fondali.  Il Comune d’Ischia risulta tra i 24 Comuni della fascia costiera della Città Metropolitana di Napoli che beneficeranno di circa 240 mila euro per progetti finalizzati alla pulizia dei fondali, attività che inizierà a giorni. Le modalità con cui verranno effettuate le operazioni di pulizia coniugano alla perfezione le esigenze di tutela ambientale con le attività economiche legate alla risorsa mare. Saranno infatti chiamati a collaborare alla raccolta i diving del territorio e i pescatori locali, cui verranno riconosciute le spese sostenute per l’effettuazione dei prelievi e che saranno retribuiti per il tempo messo a disposizione. Le operazioni saranno effettuate con il supporto dell’area marina protetta e del circomare competente per territorio e il materiale recuperato sarà opportunamente trasportato presso il porto più vicino al fine di garantirne il corretto ritiro da parte del gestore del servizio di igiene urbana per lo smaltimento a norma di legge. «Il mare è per noi una risorsa importantissima, – ha dichiarato il Sindaco Enzo Ferrandino – non soltanto per il turismo balneare che vede Ischia una delle mete più ambite nei mesi estivi, ma anche per il fattore pesca sia in termini di vendita che di alimentazione a Km zero. A giorni, grazie al supporto dell’Area marina Protetta e della Capitaneria di Porto, a quello dei diving del territorio e dei pescatori locali, si inizierà questa pulizia dei fondali che vedrà il recupero dei rifiuti abbandonati e dispersi sui fondali dei principali siti di immersione e delle zone più frequentate dai pescatori. Un’azione fondamentale per la protezione del nostro ecosistema marino sempre più minacciato dalla presenza dei rifiuti che giacciono sui fondali e per la salvaguardia e il corretto ripristino dell’ambiente marino, al fine di preservarne le biodiversità». I siti principali in cui saranno effettuate le operazioni di pulizia dei fondali e di recupero degli attrezzi da pesca abbandonati e/o dispersi saranno i principali siti di immersione e le zone più frequentate dai pescatori locali fra la Pagoda e Punta San Pancrazio, passando per la Baia di Cartaromana. Sarà poi valutata dall’AMP la necessità di effettuare tale pulizia anche in altre zone e nella zona A della Secca della Catena, dopo sopralluogo ed idonea valutazione dello stato dei luoghi. «La salvaguardia dell’ambiente marino e la tutela delle relative attività che ne conseguono beneficio per pescatori, operatori marittimi e tutta la popolazione  è tra le priorità dell’operato di questa Amministrazione», così l’Assessore Luca Spignese.

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