Nicola Lamonica, autmare scrive al sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto ai Capigruppo e Consiglieri del Consiglio Comunale di Procida ed alla cittadinanza“ domenica prossima sarò da voi a Procida ospite del Comune in Casa Comunale per impegno politico ed operativo di Autmare, sostenuto dalla disponibilità del gruppo DS a firma del capogruppo Dino Ambrosino e del Sindaco Vincenzo Capezzuto, ai quali va il sentito ringraziamento della citata Associazione e mio personale.
Confido nella partecipazione attiva e combattiva di tutti, com’è storicamente congeniale alle nostre realtà isolane e campane, al Convegno indetto sui trasporti marittimi poiché il momento drammatico e più in basso non si può; oggi è in discussione, in uno al diritto alla mobilità, anche il diritto al lavoro ed alla remunerazione per tanti lavoratori marittimi di cui allo sciopero in atto. Confido nel dibattito pubblico e non importa se su alcuni punti le posizioni dovessero essere divergenti: in democrazia fa paura l’appiattimento e non il confronto, anche se a volte duro.
Penso che sia obiettivo comune e mezzo di sviluppo socio-economico delle nostre realtà isolane raggiungere un livello di mobilità che ci dia serenità e che non ci discrimini rispetto al contesto regionale; che ci dia quella cittadinanza che oggi ci viene negata da una politica regionale carente e subalterna agli interessi del mondo armatoriale privato che gode di privilegi e di regolamenti che vanno rimossi.
C’è da combattere insieme contro lo stallo attuale! C’è da operare per eliminare il cartello armatoriale che domina la situazione e nega la libera concorrenza; c’è da superare una dirigenza Caremar per niente capace e la colpevole indifferenza istituzionale locale di fronte ad una quadro regionale che, in continuità col passato, nulla produce se non degrado ed una politica che ci sta facendo rimpiangere anni addietro quando i servizi erano garantiti a cui contribuivano, e non poco, anche i piccoli armatori locali che con i loro “ battelli” hanno fatto la storia della marineria procidana.
L’obiettivo degli isolani, e di chi ci onora col suo lavoro, è quello di conservarci o, qualora dovesse prevalere la follia della privatizzazione al 100% della Compagnia Regionale, di conquistarci il diritto alla mobilità marittima che non sia mai di offesa al diritto dei lavoratori e che non sia mai condizionato al profitto di qualcuno che ha tutto lo spazio che la legge gli consente nel libero confronto commerciale. Occorre, a tale proposito, liberalizzare il mercato che è mortificato anche nel settore dei servizi residuali e, se è il caso, di fare quadrato interisolano per servizi aggiuntivi istituzionali che siano di garanzia soprattutto sui livelli tariffari.
E’ in gioco il nostro sviluppo, il nostro futuro!. Sono convinto che l’iniziativa di cui sopra è solo una tappa di un percorso virtuoso a cui che ognuno vorrà dare il proprio contributo. Incominciamo da domenica da Procida!