INCHIESTA HUAWEI: LA PROCURA BELGA PRONTA A REVOCARE L’ARRESTO PER LA SEGRETARIA DI MARTUSCIELLO

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L’inchiesta sul presunto giro di tangenti che sarebbero state versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue, attraverso una missiva, per favorire il colosso cinese Huawei sul 5G:

Il giudice istruttore belga si è detto disponibile a revocare il mandato di arresto europeo per la collaboratrice del parlamentare europeo di Forza Italia Fulvio Martusciello Lucia Simeone e l’iscrizione al sistema Schengen (SIS) – previa autorizzazione della Corte di Appello di Napoli – purché la Simeone si renda disponibile a rimanere in Belgio e a collaborare con gli inquirenti per almeno per due settimane, da persona libera.

La comunicazione è stata fatta pervenire dagli avvocati Claudio Pollio e Antimo Giaccio attraverso il loro corrispondente in Belgio, l’avvocato Antony Rizzo. Il giudice istruttore chiede, infine, che venga indicato un indirizzo in Belgio dove rintracciare la Simeone in qualsiasi momento e di non avere alcun contatto diretto o indiretto con gli altri indagati e persone coinvolte nell’indagine.

L’ottava sezione della Corte di Appello di Napoli ha rinviato al prossimo 22 aprile la decisione sulla proposta avanzata dal giudice istruttore belga che si è detto disponibile a revocare il mandato di arresto europeo.