INCHIESTA CPL, GARDINI (CONFCOOPERATIVE): “LEGACOOP DOVREBBE SOSPENDERLA”

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    “Con tutto il rispetto che posso avere delle decisioni della LegaCoop, penso che la cooperativa modenese andrebbe sospesa dall’associazione di rappresentanza per responsabilità oggettiva e mancato controllo, da parte del Cda prima e dei soci poi, dell’operato dei propri amministratori. Sarebbe un segnale nei confronti di tutte le coop a qualunque centrale associativa appartengano. Non possiamo tollerare zone grigie e non basta sospendere, a cose fatte, i soli amministratori”. Lo dice il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini in un’intervista al Corriere della Sera. “La nostra linea è fare pulizia fino in fondo collaborando con la magistratura e punendo chi ha sbagliato, una cooperativa che ha collaborato con la camorra non può far parte della nostra Alleanza!, dichiara Gardini, secondo cui “sbagliano quei dirigenti della cooperazione che giustificano a posteriori l’illegalità dicendo che lo hanno fatto per difendere il lavoro, invece hanno tolto lavoro e reddito alle imprese oneste. E hanno macchiato l’immagine di un settore economico e sociale straordinario che rappresenta una dorsale insostituibile del welfare italiano e della sussidiarietà”. “Chiediamo che si ponga lo stop al finanziamento alla politica”, sottolinea Gardini. “È sicuramente una procedura lecita ma ha dato vita ormai a troppi equivoci e interpretazioni soggettive. In questi giorni abbiamo letto racconti e ricostruzioni che segnalano come il limite sia stato passato già in troppe occasioni”.