INCENDIO A CAIVANO, IN CORSO LE ANALISI DELL’ARPAC. PROSEGUE L’INCHIESTA DELLA PROCURA

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Sono in corso a Caivano i controlli dell’Arpac per il monitoraggio di diossine a seguito dell’incendio del 25 luglio scorso dell’impianto di stoccaggio rifiuti della ditta Di Gennaro in località Pascarola.

L’agenzia regionale per la protezione ambientale, già nelle prime fasi del rogo aveva posizionato due campionatori di monitoraggio delle diossine.
 In un comunicato stampa, l’Arpac informa che le attività di monitoraggio delle diossine sono ancora in corso e i dati riportati sono rappresentativi solo della prima fase dell’incendio: a questi seguiranno gli esiti dei monitoraggi finalizzati a comprendere l’evoluzione complessiva dell’andamento delle concentrazioni degli inquinanti riscontrati nei giorni successivi. Inoltre, le attività di monitoraggio saranno estese anche ai terreni. 
Ma la pubblicazione dei primi dati ha immediatamente sollevato le proteste dei comitati ambientalisti locali, che accusano senza mezzi termini l’agenzia per la protezione ambientale di agire con il freno a mano.
Di disastro ambientale, incendio doloso e di altre ipotesi di reato si è discusso in una lunga e blindata riunione terminata in tarda serata presso la procura di Napoli Nord. L’’inchiesta è focalizzata su tre punti: il primo riguarda la presenza di alcune persone nell’area di stoccaggio;il secondo punto riguarda le misure si sicurezza dell’azienda; il terzo la quantità eccessiva di materiale depositato. Inoltre, gli inquirenti attendono la consegna del rapporto definitivo dei vigili del fuoco, quello che potrebbe spiegare le cause dell’incendio, e il rapporto del perito della Procura, che ha già effettuato più di un sopralluogo.