Il PMLI sostiene la lotta dei lavoratori stagionali che sono la colonna portante dell’economia dell’isola d’Ischia e invita ad imporre la propria voce oltre i confini dell’isola.
La giornata di lotta, promossa dal Comitato dei Lavoratori Stagionali dell’isola d’Ischia, e svoltasi stamattina, rappresenta un’occasione importante per rivendicare il rispetto dei diritti di centinaia di famiglie che, a causa della crisi provocata dalla pandemia e dalle incapacità del dittatore Conte, non sanno come mettere il piatto in tavola.
A questi lavoratori, che sono la colonna portante dell’economia turistica isolana, alle loro famiglie, l’Organizzazione dell’isola d’Ischia del Partito Marxista-Leninista Italiano, esprime la più sincera e profonda solidarietà; con loro i marxisti leninisti dell’isola d’Ischia si schierano perché siano soddisfatte le esigenze derivanti da otto lunghi mesi di disoccupazione, per rivendicare il mancato riconoscimento del bonus di 600 euro e del contributo regionale di 300 euro per quattro mesi; per denunciare le assurdità di un governo che si preoccupa di elargire miliardi alle imprese, ma non riesce a garantire neppure quegli oboli che i lavoratori attendono ancora da mesi; di un governo che non si vergogna di assicurare ad una azienda come la Fiat, che ha abbandonato l’Italia per non pagare tasse nel nostro paese, prestiti di svariati miliardi e nega gli spiccioli per i lavoratori stagionali, per le colf e le badanti, per quei lavoratori che già in tempi normali, sono costretti a firmare contratti capestro che impongono di lavorare il doppio delle ore che compaiono sulla carta, per i lavoratori precari e irregolari ai quali bisognerebbe assicurare almeno 1200 euro; di un governo che coglie il pretesto del Covid19 per imbavagliare fino al prossimo anno, gli italiani col
divieto di manifestazioni e cortei!
Il PMLI ritiene che se da una parte bisogna combattere il coronavirus per la salvaguardia della nostra salute, dall’altra non si dimentichi che il virus da estirpare è quel sistema capitalista che si alimenta di ingiustizie e disuguaglianze.
Nel contempo, il PMLI ritiene che bisogna andare oltre l’incontro col sindaco dal quale c’è ben poco da aspettarsi, vista l’incapacità dei sei sindaci di pensare ad un progetto unitario di vero rilancio economico dell’isola.
Bisogna far sentire la voce dei lavoratori isolani oltre l’isola; bisogna imporla in quegli spazi mediatici che fin’ora si sono preoccupati di trasmettere inutili cartoline, trascurando invece, una realtà estremamente grave e preoccupante.
L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI