Oltre 90 contenuti tra video e audio, in italiano e in inglese, gratuita e inclusiva: è la nuova App del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, “ArtWare Caronte”, quasi una piattaforma, scaricabile inquadrando un Qr Code o attraverso app-store.
Tra le novità della App la possibilità per l’utente di interagire commentando in tempo reale.
Ideata da Artware, start-up campana, la App è collegata con il sistema ‘Archimede’, che fornisce al museo dati sulla composizione del pubblico e indicazioni sul gradimento. “Dopo una prima fase sperimentale, presentiamo un nuovo servizio a disposizione del pubblico in un museo che da anni offre copertura free wi-fi in ogni sua area e per primo ha prodotto due videogame di successo come Father and Son per comunicare il suo patrimonio alle giovani generazioni- sottolinea il direttore Paolo Giulierini presentando la App con Gianluigi de Lucia – Questa nuova App con contenuti digitali di grande qualità e attenta cura scientifica, vuole essere anche un modo per entrare nel mondo del Mann, nelle sue suggestioni e nella sua storia. E grazie ad una innovativa tecnologia il museo potrà raccogliere informazioni importanti. Prossimo appuntamento il 19 giugno con una giornata tutta dedicata agli oltre 40 progetti digitali realizzati”. ArtWare Caronte rende disponibili, solo all’interno del museo, produzioni audiovisive nel segno dell’inclusività, anche realizzati nella lingua dei segni (E.LIS.A Enjoy LIS art ), contenuti che saranno poi implementati con Coopculture. Tra i primi prodotti già disponibili, oltre a Podcast e testi su opere e allestimenti, le Mann Stories (oltre 40 videoguide del progetto Obvia), video sul Mosaico di Alessandro, e la prima puntata di ‘Gens Intrighi Di Famiglia – Tales of Emperors’, ‘Agrippina’, una miniserie dedicata alle vicende della dinastia Giulio-Claudia collegata alla nuova sezione Campania Romana. Questo progetto del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Vanvitelli con l’uso dell’Inteligenza Artificiale è stato illustrato dalla prof.ssa Alessandra Cirafici.