Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito di un piano operativo finalizzato alla
prevenzione e repressione del traffico di carburante, prelevato nell’Est Europa e destinato all’utilizzo nel
territorio italiano in evasione d’imposta, hanno sequestrato 27.000 litri di gasolio di contrabbando, spacciato per
liquido anticorrosivo, nonché un autoarticolato utilizzato per il trasporto illecito, denunciando il conducente alla
locale Procura della Repubblica per contrabbando di prodotti petroliferi.
L’attività di polizia giudiziaria è stata convalidata dall’Autorità Giudiziaria di Treviso.
Il mezzo, proveniente da una città dell’Ungheria situata nei pressi del confine con l’Austria, dopo aver fatto
ingresso in Italia dal valico di Tarvisio, è stato selezionato, per il suo procedere incerto, dai finanzieri del Gruppo
di Treviso, nel corso di un controllo, in fascia notturna, al casello autostradale di Venezia Est, importante punto
di snodo della viabilità interregionale che, ogni anno, registra il transito, in sola uscita, di oltre 3,5 milioni di
veicoli, di cui circa il 16% autoarticolati, in buona parte provenienti dalla cosiddetta “rotta balcanica”.
Il conducente, di nazionalità slovacca, alla domanda circa la tipologia di merce trasportata, l’origine e la
destinazione del viaggio, ha riferito di non conoscere che tipo di prodotto trasportasse e neppure il luogo esatto di
consegna finale, in provincia di Napoli, esibendo una lettera di vettura internazionale riportante l’indicazione del
prodotto trasportato, un olio minerale denominato “Anticorrosive Liquid”, il nome della società slovena
venditrice, della società italiana acquirente e, quale presunto luogo di destinazione finale del prodotto, la
provincia di Napoli.
Il documento di trasporto, inoltre, era accompagnato da un certificato attestante le caratteristiche chimiche
dell’anticorrosivo, con tanto di modalità di impiego.
Sono state le operazioni di campionamento e analisi speditiva a far emergere che il liquido, custodito in 27
contenitori da 1000 litri ciascuno, con modalità pertanto oltremodo pericolose, aveva le medesime caratteristiche
fisiche del gasolio per autotrazione, conferma poi giunta dal Laboratorio Chimico dell’Agenzia delle Dogane e
Monopoli di Venezia – Marghera.
Non è la prima volta che i contrabbandieri di prodotti petroliferi tentano di eludere i controlli delle pattuglie delle
Fiamme Gialle spacciando il gasolio o la benzina, sottoposti ad accisa, per altri tipi di derivati del petrolio, sui
quali non grava alcuna imposta, oppure simulando consegne fantasiose in Paesi d’oltreconfine come Malta,
Referente: Maggiore Giuseppe SPEZZAFERRO, Comandante del Gruppo di Treviso; Contatti: 3386710813
Grecia, Spagna.
Le frodi alle accise arrecano gravi danni alle entrate dello Stato ed effetti distorsivi alle regole della libera
concorrenza, anche a causa delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali.
L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso conferma l’importanza, per un efficace contrasto di tali
fenomeni illeciti, del controllo della viabilità primaria e secondaria del territorio regionale, attraverso un presidio
costante di pattuglie su strada, anche in orari notturni e in giorni festivi, sulla scorta dell’analisi dei flussi
veicolari maggiormente a rischio.