Sulle isole tra cui Ischia e Capri e nei siti archeologici come Ercolano, i controlli della guardia di finanza sui taxi hanno rivelato violazioni diffuse, in particolare la mancata esposizione del tariffario obbligatorio. Un espediente, questo, per ottenere guadagni maggiori a danno di ignari turisti, spesso stranieri, poco informati sui costi regolari delle corse. La normativa prevede sanzioni da 86 a 338 euro, ma la situazione può aggravarsi: alla quinta violazione scatta la sospensione della licenza da parte del Comune.
Sull’isola azzurra sono state individuate quattro persone che esercitavano abusivamente la professione di guida turistica. I soggetti erano sprovvisti sia del titolo abilitativo regionale sia della partita IVA.
Nel settore dell’accoglienza, specie nella penisola sorrentina, nell’area flegrea e nel nolano, le Fiamme Gialle hanno individuato 101 lavoratori “in nero” o irregolari e segnalato 30 datori di lavoro all’Ispettorato del Lavoro, in seguito ad accertamenti in alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari.
Non mancano le infrazioni in ambito fiscale: oltre 300 le violazioni rilevate, prevalentemente da parte di commercianti al dettaglio, per omessa installazione del registratore telematico, mancata trasmissione dei corrispettivi e mancata manutenzione dei dispositivi fiscali.
L’attività di controllo economico del territorio ha portato anche alla segnalazione di 75 cittadini all’Autorità Prefettizia. Di questi, 34 sono stati trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti (tra cui cocaina, marijuana e hashish), mentre 41 sono stati sanzionati per violazioni al Codice della Strada, tra cui guida senza patente, patente scaduta o mancata revisione.