“Lo scambio dei dati dattiloscopici e delle informazioni tra i Paesi è la prima misura di prevenzione contro il terrorismo internazionale che, spesso, sfrutta proprio le fragilità di questa rete per decidere dove colpire. Ecco perché è positivo l’accordo raggiunto oggi al G7 di Ischia tra Italia e Stati Uniti, che, di fatto, crea un database comune che aumenterà le possibilità di collaborazione tra i Paesi, renderà più efficienti i sistemi di protezione e consentirà di verificare l’identità di migranti, richiedenti asilo e rifugiati per accertare se siano sospetti criminali e terroristi”. Così Mara Carfagna, portavoce dei deputati di Forza Italia, sull’intesa raggiunta tra Marco Minniti ed Elaine C. Duke finalizzata alla cooperazione e alla lotta alle forme gravi di criminalità. “E’ estremamente positivo che, passo dopo passo, i Paesi in prima linea contro il terrorismo abbiano messo da parte i piccoli egoismi del passato e stiano facendo fronte comune per la sicurezza dei cittadini, implementando lo scambio di informazioni, rendendolo più efficiente e veloce; l’Occidente è sotto attacco a tutti i livelli e dobbiamo essere veloci ed efficienti; sono finiti i tempi dalla burocrazia lenta e macchinosa, delle rogatorie. La nostra sicurezza deve essere garantita alla velocità di un “clic””, prosegue Carfagna. “L’Italia e gli altri Paesi europei devono proseguire il loro impegno favorendo e promuovendo il lavoro di Europol e, in questa direzione, affrontando con serietà la recente proposta di accordi di cooperazione tra Europol e Marocco, Turchia, Tunisia, Algeria, Egitto, Libano, Israele e Giordania sullo scambio dei dati personali, e una nuova intesa con il Canada sul Pnr”, conclude la deputata.