#ALSicebucketchallenge, ne avete sicuramente sentito parlare o comunque vi sarà sicuramente capitato di vedere in Tv o sui social un video di un personaggio famoso o di un amico che si scaricavano addosso un secchio di acqua gelata. Una nuova moda stupida? Il tormentone dell’estate? Domande frequenti, a prima vista forse giustificate, ma in realtà nella maggior parte dei video (non in tutti) si tratta di un’iniziativa seria e importantissima: la lotta contro la Sla.
Tanti pensano che non è con un secchio di acqua gelata che si troverà una cura per i malati di SLA, o addirittura c’è chi dice che quell’acqua è sprecata, visto che ci sono milioni di bambini che non hanno acqua potabile. Probabilmente gli sprechi di acqua sono ben altri. Chiunque obietta frasi del genere ha comunque una visione mediocre, è un fermarsi all’apparenza senza poi informarsi. Lo si capisce nel momento in cui si va sul sito ufficiale dell’associazione (badate bene, l’associazione!) www.alsa.org che ha lanciato la campagna di sensibilizzazione invitando tutti ad una doccia gelata, ma soprattutto a donare e a far donare (quanto non è importante, per le persone comuni s’intende), sul quale sito ci si può informare sugli sviluppi della raccolta fondi che, al 26 agosto, è arrivata a 88.5 milioni di dollari.
L’anno scorso, stesso periodo, l’associazione aveva raccolto appena 2,5 milioni di dollari. E’ un caso che quest’anno dopo questo virus positivo dell’ice bucket challenge sono stati raccolti “solo” 86 milioni di dollari in più rispetto all’anno scorso? Ho detto tutto. Meno importanti le cifre dell’Associazione Italiana SLA, difficile però fare paragoni visto che quella americana oltre ad essere un’associazione con un target molto più alto, è soprattutto l’associazione madre che ha una fama internazionale. Anche se, è comunque giusto rilevare che in Italia i vip hanno un po’ la mano corta e anche tra la gente comune sono ancora pochi quelli che donano prima o dopo il video. Tuttavia anche in Italia, grazie alle secchiate di acqua gelata, l’associazione sta raggiungendo buoni risultati. Al 22 agosto erano stati raccolti trecentomila euro (mica pochi), un gran successo in confronto all’anno scorso, quando si arrivava a stento sulle tre cifre. Le associazioni fanno “piovere” ringraziamenti su ringraziamenti. Ho detto tutto.
Non si può di certo negare che tante persone, soprattutto ragazzi, si divertono con il secchio di acqua gelata e ne approfittano per esibirsi su facebook, senza poi procedere allo step più importante che è quello della donazione. E’ il mondo che funziona così, non ci saranno mai tutti che faranno bene o tutti che faranno male, ma ci saranno sempre gli sciacalli che approfitteranno dei problemi seri, sfruttandoli per mettersi in mostra e farsi pubblicità. A noi piace guardare il bicchiere mezzo pieno e cioè che questa iniziativa nel bene e nel male sta giovando a qualcuno. Ai vip? Forse. Ai malati di SLA? Sicuramente, lo dicono le cifre. E allora proprio perché ci piace guardare il bicchiere mezzo pieno, ma soprattutto essere dalla parte di chi fa le cose seriamente, la Futsal Ischia, che nel suo codice etico prevede l’organizzazione di quanti più eventi possibili di beneficenza e che non è nuova ad iniziative del genere, accetta la nomination dell’ ice bucket challenge.
Tutta la squadra, lo staff e la società, saranno al piazzale Aragonese domenica 31 agosto alle ore 16.30 per beccarsi i secchi di acqua gelata, ma soprattutto per dare il proprio contributo economico all’associazione. Prima il bonifico, poi la doccia. Questo è il motto di chi da’ più importanza allo scopo che al gesto in sé. “Fare beneficenza divertendosi” ha detto qualcuno, ed è così che la Futsal Ischia vuole partecipare a questo evento, organizzato non solo per la squadra ma soprattutto per chiunque volesse parteciparvi. Infatti al piazzale Aragonese oltre alla possibilità di partecipare liberamente all’ #icebucketchallenge, ci sarà soprattutto un banco pronto a raccogliere le offerte di chi poi parteciperà alla registrazione del video col secchio di acqua gelata. Quindi, oltre al contributo della Futsal Ischia, ci sarà anche quello eventuale di passanti o di qualcuno che leggendo queste righe vorrà partecipare. E se tutto ciò si svolge in una location con il Castello Aragonese alle spalle, l’ice bucket challenge sarà ancora più speciale, ma soprattutto utile a chi è più sfortunato di noi. Doveroso ringraziare il comune di Ischia nella persona del sindaco Giosi Ferrandino e in particolare l’Assessore con delega allo sport geom. Ottorino Mattera, sempre pronto a dare il suo contributo quando si tratta di iniziative benefiche oltre che sportive. E allora, vi aspettiamo: domenica alle 16.30, assegno e secchio (con ghiaccio) alla mano. Tutti uniti per sostenere la lotta contro la SLA.
Vincenzo Agnese
Ufficio Stampa Futsal ischia