I fedeli anonimi dei quali abbiamo parlato qualche giorno fa con l’articolo “Forio. Fedeli anonimi in rivolta, contestata la nuova gestione delle chiese del centro”, hanno un nome ed un cognome. Ci è giunta infatti una mail a firma di Andrea Iacono presidente del Comitato per i festeggiamenti della Madonna Addolorata di Forio che esce allo scoperto dichiarando di essere tra i protagonisti del volantino anonimo e spiega: “Abbiamo inteso dar voce ad un disagio sempre più diffuso, ad iniziare dagli anziani per arrivare ai giovani che, cresciuti alla scuola dei nostri sacerdoti, si ritrovano ora disorientati e confusi. Marginalizzati ed esclusi”.
Ecco il testo che ci è stato inviato.
Gentile direttore,
In qualità di presidente del Comitato per i festeggiamenti della Madonna Addolorata di Forio, tra i promotori di un volantino di denuncia per la situazione di abbandono in cui versa da tempo la chiesa parrocchiale di San Sebastiano Martire e al quale la sua emittente ha dedicato ampio spazio, le scrivo per provare a chiarire meglio il senso e gli obiettivi di questa sofferta iniziativa.
Una iniziativa di cui, insieme ad altri amici, ci assumiamo interamente ogni responsabilità non amando, noi per primi, nasconderci dietro assurde e ipocrite forme di anonimato.
Soprattutto sentiamo il dovere di precisare che essa non è dettata da alcuna ragione di tipo ideologico o culturale. Tanto meno crediamo che essa possa essere etichettata come frutto di un fantomatico gruppo “tradizionalista”.
Non c’è dunque alcuna anacronistica “guerra santa” da muovere nei confronti di chicchessia e tanto meno nei confronti del nostro parroco.
Molto semplicemente, e senza ripetere qui quanto già scritto nel volantino, vogliamo solo continuare a vivere la vita della “nostra” parrocchia senza, oltretutto, essere costretti a subire discriminazioni e continui processi dall’ambone, perché magari un po’ restii a seguire le esigenze di un pastore abituato più ai ritmi del movimento ecclesiale di appartenenza che a quelli dei fedeli meno “arruolabili”, “manipolabili”, “accondiscendenti”, “disponibili”, “telegenici”.
Abbiamo cioè inteso dar voce ad un disagio sempre più diffuso, ad iniziare dagli anziani per arrivare ai giovani che, cresciuti alla scuola dei nostri sacerdoti, si ritrovano ora disorientati e confusi. Marginalizzati ed esclusi.
Non si tratta allora di essere “tradizionalisti” o “progressisti”, ma semplicemente di testimoniare, senza vergogna, l’orgoglio di appartenere ad un popolo che, pur con tanti limiti, ha saputo scrivere nel corso dei secoli pagine di grande bellezza, cultura, fede, speranza, carità, devozione.
Auspichiamo pertanto che la nostra amarezza, il nostro grido dolore possa favorire quel dialogo e quel confronto di cui tanto si parla durante le omelie.
Nel ringraziare per la cortese attenzione, porgiamo i più cordiali saluti, unitamente agli auguri di un buon anno nuovo.
Andrea Iacono presidente del Comitato per i festeggiamenti della Madonna Addolorata di Forio.