Sulla questione del dormitorio diocesano di Forio, che qualche tempo fa ha rischiato di chiudere per via di alcuni problemi organizzativi sorti pochi mesi dopo la sua apertura dello scorso 6 gennaio, ci hanno scritto alcuni cittadini della zona dello Scentone, l’area dove si trova la struttura. Problemi superati per il momento dalla Diocesi, che ora è in attesa di affidare il centro ad una associazione o a un ordine religioso che possa occuparsene sempre portando avanti la funzione di dormitorio per i senza fissa dimora.
I cittadini ci hanno parlato di come la diocesi sia entrata in possesso di quella struttura, donata da una donna foriana, Lucia Monte, alla parrocchia di Santa Maria di Montevergine guidata da Don Franco Piro, con la sola indicazione di farne un luogo da destinare ad opere religiose o sociali, lontana comunque da ogni causa di lucro. Poi la donazione dalla parrocchia alla Diocesi di Ischia che, dopo averla affidata alla cooperativa sociale Nuovi Orizzonti per molti anni, ha deciso in ultimo di creare un dormitorio per i senza tetto. I cittadini ci hanno scritto per chiedere che sia ricordato per sempre, con una targa o con altro mezzo, il ruolo della foriana Lucia Monte, senza la quale oggi questo risultato non sarebbe mai stato possibile.
