Il “Family Day 2” di Roma, a cui hanno partecipato anche molte famiglie ischitane, è per noi quanto di più deplorevole, bigotto e meschino si possa ideare in una società che voglia definirsi laica, aperta ed includente. Da circa tre anni, e con un progressivo crescendo allucinatorio, è in corso una campagna di mobilitazione basata su bugie, secondo la quale, in estrema sintesi, sarebbe in atto un complotto globale per rendere tutti i bambini omosessuali o transessuali (questo sarebbe il succo della famigerata “teoria del gender” – teoria, è bene ricordarlo, che non esiste). Ricorda il piu noto “complotto giudaico-massonico” di fascistissima memoria che fu agitato contro la comunità ebraica e fu alla base delle persecuzioni nazifasciste. Ancora una volta ribadiamo che non sono certo le coppie omosessuali a mettere in pericolo la famiglia tradizionale, bensì le disastrose politiche economiche, di cui sono in larga parte responsabili pure le diverse decine di parlamentari che hanno aderito all’evento romano. Invece dell’ennesima, sessuofobica, caccia alle streghe, occorrerebbe, piuttosto, anche dai settori che agitano lo spauracchio del gender, usare la stessa foga e la medesima determinazione per una massiccia campagna di sensibilizzazione e azione concreta contro gli atti di violenza e di sopraffazione così diffusi ancora oggi nella tanto osannata famiglia tradizionale. Ci dispiace per quei molti ischitani che, più o meno consapevolmente, hanno preso parte all’ennesimo festival dell’omofobia e dell’esclusione. In quel contesto triste e pietoso, come tutte le manifestazioni a sfondo discriminatorio, hanno potuto celebrare il proprio rito fintamente pacifico, ma di fatto veicolo di contenuti feroci e di rifiuto verso la realtà di vita di migliaia di persone.
Circolo Rifondazione Comunista – Ischia