Enrico Buonocore, una breve parentesi in serie A con il Venezia di Novellino e Recoba, ma tante partite in serie B, e magie e goal in ogni categoria. Il giocataore più talentuoso nato sulla nostra isola ci parla dell’Ischia, di oggi e di ieri, e punta tutto sulla promozione: “L’schia quest’anno arriverà tra le prime cinque squadre, ha un’ottima rosa completa in ogni reparto, ed un allenatore che in questa categoria fa la differenza. Campilongo è stato un grande calciatore ma anche sulla panchina è un valore aggiunto per la squadra”.
Un po’ di delusione per la classifica dopo le prime gare?
“Quest’anno si era partito con grande entusiasmo perché c’erano le situazioni giuste per fare un campionato come quello dell’anno scorso, poi sono sorti i problemi. Io spero che l’Ischia ricominci a fare risultati con continuità. Non deve giocare per forza bene; infatti io ho vinto campionati a Messina dove non giocavamo bene, però vincevamo e la gente era contenta. Per l’Ischia è fondamentale fare risultato così la gente torna entusiasta.”
Ma sul momento attuale qual’è il suo pensiero?
“ Domenica ho visto la gara con il Castel Rigone. L’Ischia è partita molto bene,dopo 20 minuti poteva già stare in vantaggio,poi ha avuto un momento di stallo. Nel secondo tempo ha trovato il goal e ha meritato la vittoria. Naturalmente deve migliorare nel gioco perché è un po’ tesa ,non riesce a fare goal”.
I problemi societari influenzano la squadra?
“ Sono sicuro di sì. Speriamo che si possano risolvere perché questa squadra ha grosse potenzialità. Le dimissioni del presidente creano problemi perché è fondamentale avere una società solida. Per raggiungere dei risultati prima si deve avere una grande società, poi un grande allenatore ed infine buoni giocatori. Bisogna sperare che il presidente torni a fare il presidente, che i soldi promessi ai giocatori ad inizio anno vengano dati a tutti. Nel caso in cui un giocatore non sia all’altezza lo si manda via.”
Quindi lo sciopero non andava fatto?
“Di scioperi ne ho fatti tanti anche io, e ti dico che in questi momenti il gruppo si salda ancora di più.”
Cosa è cambiato rispetto all’anno scorso?
“L’anno scorso hanno vinto perché era tutto perfetto,mentre quest’anno ci sono dei problemi. Si è speso tanto ma io so bene che per vincere i campionati bisogna spendere i soldi, bisogna prendere dei giocatori forti e abituati a vincere. La squadra dell’anno scorso era più forte di quella di qust’anno (c’era più differenza rispetto alle squadre avversarie ndr) era una squadra importante. Quest’anno l’Ischia è forte, ma per migliorarla bisogna aggiustare prima i problemi societari.”
La tua opinio da attaccante sulla prima linea gialloblu?
“Austoni è un buon attaccante, naturalmente ha 19 anni, viene dalla primavera e bisogna dargli fiducia. Masini è un attaccante di valore. Schetter è un giocatore importante. Quando rientreranno Di Nardo e Cunzi l’allenatore avrà molte scelte a disposizione. Però secondo me a dicembre 3 o 4 giocatori andranno via.”
Cosa ricordi della tua parentesi gialloblu’?
Quando sono sceso di categoria lìho fatto perchè volevo giocare con l’Ischia, perché ero e sono tifoso dell’Ischia. Volevo vincere con l’Ischia perciò accettai l’Eccellenza. E poi Basentini, secondo me, è stato il più grande presidente negli ultimi 20-30 anni, perché in serie C ha portato grandi giocatori ed in eccellenza ha dato una grande organizzazione; quando si dovevano pagare gli stipendi era puntualissimo e vestivamo da serie A. La partita di Cicciano è quella che ricordo di più: era la prima che giocavo con l’Ischia,e quando notai tutti i miei amici allo stadio per vedermi giocare mi emozionai e pensai : ”Finalmente sto giocando con l’Ischia”.Anche se era solo eccellenza per me stato il momento più bello della carriera”
Infine sul suo futuro si sbilancia…
“A me piace giocare a calcio, ho 42 anni, ma se mi alleno so che posso ritornare a giocare sia in eccellenza che in promozione. Nel Barano l’allenatore, Thoma Di Nolfo, è un mio amico e conosco bene tanti giocatori. Bisogna vedere… ma non nego alcuni contatti”.