EMERGENZA IDRICA: CAMMARANO (M5S), RESTA GRAVE PERDITA DA RETE

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siccitacarenza-dacqua-735x400 “L’emergenza idrica sembra debba restare un’emergenza. Ogni estate, ma soprattutto ogni tornata elettorale, i politici di professione prevedono variegate soluzioni al problema idrico della Campania, e in particolare del nostro Cilento, senza però dire quello che tutti sanno”. E’ quanto afferma Michele Cammarano, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della Commissione Agricoltura. “L’acqua c’è ed è più che sufficiente a soddisfare i nostri territori, anche in piena estate e in condizioni di particolare siccità – continua Cammarano – il punto è che almeno un litro su due erogato dalle nostre reti si perde per la mancata manutenzione o il mancato ammodernamento”. “Non è un’opinione ma la testimonianza degli ingegneri e dei tecnici che gestiscono i nostri impianti di erogazione – aggiunge. Perché acquistare acqua altrove, realizzare nuove infrastrutture oppure razionare fino al limite di sopportazione la risorsa idrica, se poi il problema della dispersione resta? Ne è un esempio l’acquedotto regionale Faraone del basso Cilento, il cui ente gestore, la Consac, da almeno 5 anni sollecita gli uffici regionali ad erogare la somma di 8 milioni di euro per l’ammodernamento delle condotte. Oppure è il caso del potabilizzatore della diga Alento, un impianto regionale fermo da un decennio, che una volta ripristinato potrebbe portare l’acqua potabile, in periodi di particolare emergenza fino al capoluogo”- sottolinea il Cammarano che conclude: “Abbiamo presentato formale interrogazione alla Giunta Regionale per chiedere il motivo del mancato finanziamento di progetti e interventi a tutela del diritto fondamentale del cittadino all’uso dell’acqua pubblica: c’è l’acqua, ci sono i progetti, ci sono le infrastrutture, basterebbe solo decidere senza perdere altro tempo”. (ANSA).