Questa mattina, alle prime luci del giorno, ci ha lasciati la professoressa Angiola Maggi: 90 anni vissuti in pienezza, trascorsi soprattutto a formare le menti critiche di generazioni di giovani isolani. Di origini bresciane, la professoressa Maggi giunse sull’isola ed iniziò ad insegnare dapprima nella scuola media “Scotti” di Ischia, per poi passare, alla fine degli anni ’70 al liceo classico. Qui, le lezioni di storia e filosofia erano dei veri e propri momenti di confronto e di crescita culturale: benchè non aderisse a nessun credo religioso, la professoressa Maggi non ha mai fatto pesare sugli alunni le sue scelte, promuovendo anzi interrogativi, prendendo spunto dai vari pensieri filosofici che divenivano così linfa per dibattiti critici, anche su temi politici e sociali di estrema attualità. Per questo, invogliava l’approfondimento dei fatti d’attualità e di cronaca sui quotidiani nazionali, preferendo però le pagine culturali, dalle quali potevano emergere quesiti e spunti per riflessioni di gruppo, in classe. Ma non mancavano delle vere e proprie recensioni sui libri che venivano pubblicati, sui quali richiamava l’attenzione degli studenti, sollecitandone la lettura.
Il suo amore per la nostra isola traspariva in maniera chiara e netta nelle descrizioni che faceva delle sue escursioni; la professoressa Maggi era incantata ed innamorata soprattutto dell’Epomeo, sulla cui vetta trascorreva moltissimo del suo tempo libero, anche in compagnia di un buon libro.
Tante generazioni di isolani, tantissimi professionisti devono alla professoressa Angiola Maggi lo sviluppo della propria coscienza critica e libera: grazie a lei, si sono potute trovare conferme nelle proprie convinzioni, così come si è potuto scegliere un diverso percorso, più incline alle proprie predisposizioni mentali e culturali.
Il suo pensiero, la sua presenza mai ingombrante, ma sempre efficace, mancherà nel panorama culturale ischitano.
Alla famiglia le condoglianze di Teleischia