E’ scomparso Riccardo D’Ambra, da oggi la nostra isola è più povera.
Quando giornate tristi, come quelle cadenzate dal coronavirus, riescono a diventare ancora più tristi ed amare per tutti! Oggi è scomparso Riccardo D’Ambra, del ristorante il Focolare, ma sopratutto un amico di tanti, una persona che dell’ospitalità e dei modi cortesi e gentili è riuscito a fare il suo stile di vita. Nato in Casa D’Ambra sul porto di Ischia, figlio di Don Michele e Luciana D’Ambra. Il padre insieme ai fratelli Mario e Salvatore, diede sviluppo e slancio alla più importante casa vinicola creata da nonno Ciccio nel 1863. A Riccardo venne affidata la commercializzazione del prodotto. E lui in poco tempo riuscì ad allargare i confini del vino D’Ambra a mercati nuovi e prestigiosi. Poi, con il passaggio alla Whine Food, azienda USA, del marchio isolano, i rapporti tra Riccardo e l’azienda di famiglia si allentarono. Ed in quegli anni inizia la nuova avventura dell’istrionico Riccardo, che con la moglie Loretta e la sua ciurma, otto figli cresciuti in un ambiente familiare, unico e solido, danno vita a nuove ed importanti esperienze. Prima l’Azzurrosa e Verde, un kinderheim di nuova concezione sulla spiaggia di Cartaromana, e poi la brillante intuizione del Focolare, una trattoria a carattere familiare che diventerà esempio e stile di ristorazione sull’isola, in italia e nel mondo: il prodotto locale viene esaltato e diviene l’ingrediente principale di ogni piatto. E con il Focolare lo slow-food sbarca sull’isola e trova in Riccardo il suo alfiere principale. Un vecchio nato giovane, o un giovane nato vecchio, Riccardo riusciva ad arrivare prima degli altri con intuizioni geniali e con una volontà di ferro che abbatteva ogni ostacolo e limite. Con Riccardo ci lascia una persona senza tempo, che certamente ha lasciato su questa terra un seme produttivo e positivo. Loretta e la sua ciurma, oggi allargata da tanti nipoti e nuovi parenti, sono testimoni di una storia importante ed eredi di un messaggio universale, del messaggio lasciato da Riccardo D’Ambra. Enrico Buono ricorda così l’uomo e l’amico.
Enrico e Pina, salutano Riccardo ed esprimono il loro affetto a Loretta ed alla ciurma, a Silvia, Agostino, Francesco, Laura, Luciana, Mariateresa, Antonella e Cristiana, ai fratelli Brunella e Francesco ed ai tantissimi parenti e nipoti.