Giornata di follia nel porto di Ischia. Questa sera il traghetto Benito Buono che avrebbe dovuto lasciare l’isola alle ore 18.50 è partito con quasi 40 minuti di ritardo. Nessuna colpa in questo caso va addebitata all’armatore. Il ritardo è scaturito per la singolare protesta di una signora napoletana che non è riuscita a comprare il biglietto d’imbarco perchè la nave presentava il “tutto esuarito”. La donna non si è scoraggiata e nonostante non avesse il tagliando si è recata sul portellone per cercare di convincere i marinai addetti all’accesso a bordo per poter comunque imbarcarsi. Ma ben ligio agli ordini, il personale ha posto un netto rifiuto alla sua richiesta. Nonostante ciò la donna non ha affatto desistito: è rimasta sul portellone. La sua protesta è durata oltre mezz’ora. Nel frattempo tra il disagio di chi pretendeva giustamente di partire in orario il comandante ha cercato di far valere i suoi diritti-doveri prima gentilmente e poi facendo intervenire gli uomini della capitaneria di porto. L’opera di convincimento non è stata semplice ma alle ore 19.30 la signora decideva di accettare il diniego all’imbarco e solo poco dopo il Benito Buono poteva lasciare l’ìormeggio ed il porto. Molti passeggeri hanno lamentato troppa disponibilità degli organi preposti: essendo stato fatto un chiaro intervento di interruzione di pubblico servizio, si attendeva un provvedimento più celere e sanzionatorio per l’azione di disturbo della signora senza biglietto.