DOMENICA CASAMICCIOLA ELEGGE IL NUOVO SINDACO

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E venne il giorno del silenzio elettorale, a Casamicciola si sono spenti i microfoni, mentre aleggiano ancora nell’aria i veleni e le polemiche che inevitabilmente hanno caratterizzato questa campagna elettorale…

Da lunedi pomeriggio, la cittadina termale avrà il suo sindaco e il suo nuovo consiglio comunale, scelto tra le 4 liste ed i 48 candidati, aspiranti ad uno dei 12 seggi disponibili, tra maggioranza ed opposizione.

Uno dei dati più attesi, quello relativo alla cosiddetta quota rosa, ovvero: quante tra le 17 candidate entreranno nel prossimo civico consesso?

Ma a proposito di numeri:

sono 6942 gli elettori chiamati al voto nella sola giornata di domenica a Casamicciola, di cui 60 elettori comunitari.

Sono divisi in 6 sezioni:

2 a Perrone, nella scuola elementare;

2 per la zona della marina e piazza bagni, nella scuola sanseverino;

2 per la zona alta del paese, nel plesso La Rita.

Questa campagna elettorale ha segnato dalla sua di certo un risultato positivo: quello di aver riportato il dibattito nelle piazze, oltre che in tv o sul web; i gazebo nei quattro angoli di piazza marina, hanno ridato linfa al vero significato della parola “politica”, che si sviluppa nel confronto dialettico tra cittadini, in quella che è la moderna “agorà”.

Tanti i temi discussi, per i quali ciascuno dei 4 competitors ha la sua ricetta: si parte dalla situazione economico finanziaria dell’ente, per poi arrivare alla necessità di un rilancio turistico del paese, per ridare linfa all’economia. Punto cruciale di tutto, il porto con il diportismo nautico, la sorte della società Marina di Casamicciola in liquidazione, i rapporti con la vicina cala degli aragonesi. Ma restano da eliminare i ruderi del pio monte della misericordia e dell’ex capriccio di calise in piazza marina, due pugni nell’occhio dei turisti e una ferita nel cuore dei Casamicciolesi.

Tanto si è discusso in queste settimane di confronti anche aspri e a distanza; ora, con la dovuta maturità anche politica, il paese si attende che la nuova classe dirigente, sotterrata l’ascia di guerra, da lunedi pomeriggio si rimbocchi le maniche, tutti indistintamente, perchè c’è bisogno di lavorare sodo…

Sperando che tutto ciò non resti una utopia…

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