DOMANI A BARANO INAUGURAZIONE PARCO BARIUS IN PIAZZA SAN ROCCO

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Un ciliegio, ​due albicocchi, un noce e tre alberi di limoni. Ma soprattutto un suggestivo percorso aromaterapico impreziosito dai profumi di oltre cinquecento piante mediterranee, dal timo alla maggiorana, dal basilico al rosmarino, un inno alle tipicità dell’isola. E ancora: un percorso in beole che recupera un’area ai pedoni, destinata oggi alla sosta dei veicoli, che unisce la piazza e la casa dell’acqua al parco. Ed ancora: una piccola fontana e su un prato un piccolo parco giochi ecocompatibile con uno scivolo, giochi a molla ed altalene, realizzate dall’azienda Preco System di Gemona del Friuli con plastica esclusivamente riciclata; ciò nell’ottica della continuità dopo l’installazione delle panchine, realizzate con lo stesso materiale, che insistono in tutta la piazza. La nuova attrazione di Barano d’Ischia si chiama Parco Barius (dall’antico proprietario terriero che ha dato il nome al comune collinare), ideato e progettato dall’Architetto Floriana Carraturo e dal maestro Ettore Guarracino, e sarà inaugurata domani venerdì 3 marzo alle ore 9.30, con la partecipazione delle classi del Circolo Didattico e dell’Istituto comprensivo “Anna Baldino” e qualche piacevole sorpresa. L’iniziativa abbraccia la centralissima piazza San Rocco: installate anche sedute per bambini all’ombra di una suggestiva botte da 5000 litri e di un suggestivo pergolato. La rivisitazione degli spazi, inoltre, dà nuovo risalto alle pregevoli opere d’arte del maestro Gabriele Renzullo. Un segnale forte per l’ambiente e il divertimento sano, tradotto in uno spazio verde fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Barano d’Ischia e che promette di essere uno dei fiori all’occhiello del territorio comunale, veicolando un messaggio chiaro per la tutela dell’ambiente e il recupero del territorio. “Si tratta di un progetto fortemente voluto da questa Amministrazione – ha dichiarato il Sindaco Paolino Buono – e dedicato ai bambini, all’amore per i frutti e i profumi della terra, alla sapienza antica del buon lavoro, gli indimenticati valori a cui accompagnarli attraverso la consuetudine del gioco”.