DETURPARE ANCHE NO… MURI, SPAZI PUBBLICI E CHIESE. DI LUCIANO CASTALDI

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Chi mi segue sa bene come la penso a riguardo della tragedia palestinese, però mi chiedo: veramente, qualcuno si illude di poter condurre certe battaglie così, imbrattando muri e altri spazi pubblici?
Bene ha fatto, per quanto mi riguarda, il sindaco di Forio (o chi per esso) a predisporre la verniciatura del molo per coprire la scritta Pro-Palestina.

(Luciano Castaldi)
Un segnale deciso e tempestivo per evitare che certe iniziative si moltiplichino e vengano emulate, magari da chi è ansioso di dare altri messaggi, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare.
Vero però è anche che certi appelli per la pace, contro ogni forma di violenza, di terrorismo e di guerra, andrebbero lanciati prima di tutto nelle sedi opportune.
E, allora, cosa aspettano quei consiglieri comunali che pure si dicono solidali con i bambini di Gaza, a far approvare un documento di condanna del terrorismo di Hamas e del Genocidio perpetrato da Israele? Altri Comuni già lo hanno fatto, Forio stessa su altre questioni (vedasi guerra in Ucraina) già lo ha fatto, perché non approvare un bell’ordine del giorno?
Cosa si aspetta?
Cosa si teme?

A proposito di iniziative fuori luogo, inopportune, cretinissime e ridicolissime, ideate e realizzate, in questo caso, da qualche patetico personaggio (che non cito proprio perché non merita) in cerca di autore e di visibilità, segnalo come da qualche tempo le chiese di Forio sono tornate ad essere utilizzate quale “scenario” per promuovere inquietanti obbrobri che si pretenderebbe (altro miracolo dell’acqua in vino!) spacciare per arte.

Pensavo: forse gli amministratori parrocchiali dovrebbero finalmente procedere per le vie legali e provare a porre fine a questo continuo, ossessivo, davvero vomitevole teatrino. No, non è tollerabile assistere (per l’ennesima volta) a queste profanazioni: immagini sulfuree e raccapriccianti piazzate anche davanti al Tabernacolo, per poi essere immortalate e infine diffuse sui social.
Vero è che far ragionare lo stolto non si può.
Vero è che, in fondo, i personaggi di cui sopra, altro non puntano ad ottenere che, appunto visibilità, per cui una nuova denuncia li trasformerebbe i nostri eroi in novelli piagnucolanti “S. Sebastiano” al contrario, ma, esattamente, qual è il limite della decenza?

di Luciano Castaldi

(foto tratta da Ischia reporter)