DA OGGI IL VIA AL DECRETO MELONI SULLE GARE DELLE CONCESSIONI BALNEARI

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È in vigore da oggi il Decreto Infrazioni, un provvedimento cruciale per la regolamentazione delle concessioni balneari in Italia. Il decreto, pubblicato ieri nella Gazzetta Ufficiale, stabilisce nuovi criteri per la gestione delle gare pubbliche finalizzate all’assegnazione delle concessioni. Questo intervento si inserisce nel contesto delle “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano”, come indicato nel testo.

Il decreto, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 settembre, offre agli enti locali la possibilità di estendere la validità delle concessioni fino al 30 settembre 2027. Tuttavia, tale possibilità non è priva di complessità, poiché resta in contrasto con numerose sentenze del Consiglio di Stato e della Corte di giustizia dell’Unione europea, che hanno dichiarato illegittime le proroghe automatiche. Oltre alla proroga, il decreto stabilisce le modalità per l’avvio delle gare, con l’obiettivo di riassegnare i titoli in scadenza, garantendo maggiore trasparenza nelle procedure selettive.

Uno dei nodi centrali ancora irrisolti riguarda il calcolo degli indennizzi economici spettanti ai concessionari uscenti, che saranno a carico dei nuovi assegnatari delle concessioni. Questo aspetto cruciale è stato rinviato a un decreto attuativo che il Ministero delle infrastrutture dovrà adottare entro il 31 marzo 2024. Gli enti locali, quindi, non avranno la possibilità di regolamentare autonomamente gli indennizzi, poiché tale competenza è esclusivamente statale. Se le gare fossero avviate senza una chiara definizione di questi indennizzi, i concessionari uscenti potrebbero ricorrere legalmente per difendere quelli che considerano i loro diritti.

Nonostante la possibilità di estendere temporaneamente le concessioni, resta da vedere se i Comuni sceglieranno di avvalersi di tale opzione o se daranno avvio immediato alle gare, rischiando ricorsi e diffide da parte degli operatori del settore.

Il decreto Infrazioni, pertanto, potrebbe gettare il comparto balneare in una situazione di incertezza e potenziale caos. La norma è stata infatti criticata dalle associazioni di categoria, che lamentano una mancata consultazione durante la sua stesura e un approccio giudicato parziale e poco chiaro. Nonostante tali contestazioni, il governo ha deciso di procedere senza coinvolgere le parti interessate.

Il settore resta quindi in attesa di ulteriori sviluppi, soprattutto per quanto riguarda il futuro decreto attuativo sugli indennizzi, il cui mancato chiarimento rischia di generare tensioni tra gli operatori e le amministrazioni locali.