CORRUZIONE A PROCIDA, RIPRESO OGGI IL PROCESSO DELL’INCHIESTA FINAL BERTH

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TROTTAProcida: è ripreso oggi il processo legato all’inchiesta denominata “Final Berth” in italiano ultimo ormeggio, scoppiata sull’isola di Graziella e che vede sul banco degli imputati più di venti persone, sempre innanzi alla prima sezione, collegio A, del Tribunale di Napoli.
L’udienza di oggi però non vede tra i protagonisti l’ex comandante dei vigili urbani Giuseppe Trotta, la cui posizione è stata stralciata nell’udienza davanti al Gup lo scorso 13 giugno. Ricordiamo che la bufera giudiziaria scoppiò a Procida a gennaio 2016 e scosse profondamente l’isola portando agli arresti domiciliari del comandante della polizia municipale, Giuseppe Antonio Trotta, e della sua segretaria, Maria Grazia Costagliola di Polidoro, indagati a vario titolo per peculato, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio, calunnia, falsità materiale in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale, falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale e violenza privata.
Insieme con il “numero uno” dei vigili vennero indagati anche tre componenti del comando di polizia municipale e tre dipendenti dell’ufficio tecnico del Comune di Procida, e il gestore di uno stabilimento balneare, Ciro Coppola. L’inchiesta aveva portato alla luce, tra l’altro, una serie di false attestazioni: Trotta avrebbe finto di aver eseguito demolizioni disposte dall’autorità Giudiziaria o avrebbe segnalato l’impossibilità di procedere, consentendo agli autori degli illeciti di conservare la disponibilità dei manufatti abusivi, provando a scaricare le responsabili a Vincenzo Capezzuto, all’epoca dei fatti sindaco di Procida.  Gli inquirenti hanno poi accertato l’appropriazione di una somma pari a 3.000 euro come diritti di segreteria, destinati invece al consorzio di gestione del “Regno di Nettuno”, l’area marina protetta che abbraccia le isole di Ischia e Procida. Inoltre nell’indagine venne alla luce anche la gestione clientelare delle contravvenzioni elevate dalla polizia municipale a Procida.