Ischia diventa la Codogno della Campania a causa di scellerate scelte politiche e sanitarie e invoca il licenziamento del direttore Asl Na 2 Nord e del governatore De Luca.
Il focolaio di Villa Mercede a Serrara Fontana è una pericolosa fonte di infezione per l’intera isola.
Pensavamo che Ischia potesse essere un’oasi felice, ma non avevamo preso in considerazione la
scelleratezza di scelte sbagliate. Le cronache parlano di una paziente ricoverata a La Schiana di
Pozzuoli e da qui trasferita nella RSA isolana, evidentemente con il coronavirus al seguito!
Un’assurdità imperdonabile, un comportamento che denota l’incoscienza di chi e dei tanti che
hanno l’incarico di gestire, dirigere, garantire la salute pubblica dell’ASL Na 2 Nord, il cui
licenziamento è richiesto a gran voce da più parti, mentre sul piano politico, siamo chiamati ad
assistere alle simpatiche macchiette di un governatore che usa il lanciafiamme per bloccare l’arrivo
di fantasmi dal nord, ma non si accorge di chi gli sta intorno e, deputato alla sicurezza sanitaria,
rischia di trasformare l’isola d’Ischia in una Codogno della Campania e come se non bastasse,
interviene nel tentativo di chiarire delle situazioni ma finisce col manifestare perfino l’ignoranza dei
fatti.
Assordante anche il silenzio di gran parte dei sindaci che non hanno la forza di far valere i diritti di
una popolazione di 65 mila lavoratori, donne, uomini, giovani.
Tanto silenziosi e inutili questi amministratori di scarso impegno e sensibilità, che non hanno
neppure la forza di chiedere notizie di quel Palazzo Reale che ad Ischia, secondo la nostra proposta,
avrebbe potuto supportare l’Ospedale Rizzoli, con la disponibilità di almeno 50 posti letto. In un
momento difficile come questo, un altro ospedale sarebbe stato sufficiente a sopperire alle carenze
strutturali di quello esistente nel comune di Lacco Ameno. Neanche questo si comprende. Non si è
in grado neppure di prevenire il peggio, di correre ai ripari. Non si fanno tamponi e non si mettono
in sicurezza altri centri sanitari dell’isola, anche perché il governatore della casa del fascio regionale
non ha ancora mosso un dito per assicurare agli ischitani delle certezze. Lo stesso personaggio che
fra qualche mese però, si ricorderà degli ischitani per la sua rielezione, anche se siamo certi che una
situazione come questa che stiamo vivendo sia sufficiente a convincere i lavoratori ad astenersi dal
voto per condannare chi non è capace, per voltare pagina.
L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI
Ischia, 24 aprile 2020