CORONAVIRUS. NEGATIVO IL TAMPONE DI GIACOMO PASCALE

Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, aveva annunciato ieri pomeriggio che un suo familiare era risultato positivo al tampone nasofaringeo per il Sars-Cov2. Per questa ragione, da ieri il primo cittadino si era posto in autoisolamento in attesa dell’esito del suo tampone. Pochi minuti fa c’è stata la notizia dell’esito negativo del test. Ad annunciarlo lo stesso sindaco lacchese in un post sul suo account Facebook.

“Sono risultato negativo al tampone,

Un risultato sperato anche nell’interesse della mia comunità, che merita una grande concentrazione da parte dei suoi amministratori. Ringrazio quanti mi hanno scritto per esprimermi vicinanza e affetto. Ora resta solo da aspettare la guarigione del mio familiare, in isolamento presso un’altra abitazione. Per lui pregherò intensamente, con la speranza che ne esca quanto prima.

Nei prossimi giorni lavorerò da casa, in quanto continuerò a stare in isolamento precauzionale: successivamente mi sottoporrò a un ulteriore tampone e vi terrò aggiornati: sono il primo a dover dare il buon esempio. Ne approfitto anche per avanzare una riflessione. Oggi la dottoressa Marianna Sasso, direttrice della pastorale sociale della diocesi, ha proposto la costituzione di un tavolo che possa unire le istituzioni locali, sì da “attuare una programmazione unitaria in questo momento di grave crisi”, aggiungendo che non “vanno lasciate sole le famiglie che stanno vivendo un grande dramma”.

Accolgo in pieno la sua proposta. Occorre un tavolo unitario di lavoro, che possa supportare i nostri concittadini stremati dalla forte crisi sanitaria ed economica. Serve una vera e propria cabina di regia comune, una tavola rotonda senza vertici o coordinatori, dove ognuno ha pari dignità. E la tecnologia, come le video-call via Skype, può agevolare le adunanze.

In questo periodo storico, drammatico, le amministrazioni (incluse le opposizioni) si devono parlare, senza distinzioni di colore politico o ideologico. E soprattutto, a mio avviso, ci deve essere un costante dialogo con le associazioni di categoria, gli imprenditori, la scuola, i commercianti, le associazioni, la stampa, la Chiesa e i cittadini tutti.

Un volto coeso e coordinato che possa anche interfacciarsi con le istituzioni regionali e nazionali. Non è questo il momento della frammentazione, questo è il momento della massima pacificazione sociale e amministrativa. Siamo sulla stessa barca: o si vince tutti assieme o ne usciremo tutti sconfitti.

Mi fa piacere che la proposta non sia mia, perché nessuno dovrà mettere il cappello sopra questa fiammella di speranza che abbiamo il dovere di alimentare tutti assieme. Solo uniti si vince: io ci sto, e auspico che la direttrice possa avere una soddisfacente risposta dal nostro amato territorio!

Se non ora, quando?”

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