Finiscono al vaglio del Csm presunte irregolarità che sarebbero state commesse nelle inchieste della procura di Napoli su Consip e Cpl Concordia. Ricordiamo che nell’inchiesta sulla cooperativa modenese per la metanizzazione ad Ischia, è coinvolto anche l’ex sindaco giosi ferrandino. Il Comitato di presidenza del Csm ha investito del caso la prima commissione, che si occupa dei trasferimenti d’ufficio per incompatibilità dei magistrati, dopo aver ricevuto una nota del procuratore generale di Napoli che esercita la vigilanza su tutti i magistrati del distretto. Uno dei pm titolari di entrambe le inchieste è Henry John Woodcock.
E’ ampia l'”indagine” che il Comitato di presidenza del Csm ha affidato alla Prima Commissione sull’inchiesta Consip. I sei componenti, guidati dal presidente Giuseppe Fanfani, laico del Pd, potranno approfondire altre vicende legate all’inchiesta e che possono rientrare nella competenza del Csm, senza ovviamente interferire nelle indagini penali in corso.
Per quanto riguarda invece l’inchiesta Cpl Concordia, al Csm la pratica è già aperta dal luglio del 2015, su richiesta del laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin. E riguarda la pubblicazione sui giornali di intercettazioni ambientali tra il generale Adinolfi e l’allora premier Matteo Renzi. Oggi il Comitato di presidenza ha sollecitato la Prima Commissione ad occuparsene.
La nota che il Procuratore generale di Napoli Luigi Riello ha inviato al Csm è stata trasmessa dal vertice di Palazzo dei marescialli anche al procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo, che ha già avviato nei confronti del pm di Napoli Henry John Woodcock l’azione disciplinare. L’iniziativa intrapresa riguarda dichiarazioni del magistrato sull’inchiesta Consip riportate nei mesi scorsi dal quotidiano La Repubblica.