“Combattiamo contro uno Stato biscazziere, senza fondi”

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    ISCHIA. Il direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asl Napoli 2 Nord, dottor Giorgio Di Lauro, ha le idee ben chiare sulla portata del fenomeno e sulle reali difficoltà che quotidianamente si è costretti a fronteggiare, pur di dare un minimo segnale di presenza sul territorio: “I soggetti che hanno patologie con dipendenze comportamentali – come il gioco – non si sentono malati, quindi non vanno portati in luoghi dove ci sono farmaci, assieme ai tossicodipendenti”, chiarisce innanzitutto il direttore. Quindi, l’accoglienza è importante, “bisogna mettere queste persone in un contesto diverso, non in un contesto deprimente…”

    La polemica, comune anche con gli altri presenti al convegno, contro la “schizofrenia” di uno Stato che si mette contro sé stesso: “il nostro è uno Stato biscazziere – sottolinea Di lauro – guadagna su qualcosa che provoca più danni, spende in effetti più di ciò che guadagna dal gioco, per la prevenzione e la cura di quanti poi cadono nel tunnel… Noi tutti ci troviamo a combattere contro qualcosa che lo Stato stesso ci da, che per giunta è legale.. In effetti – polemizza – è lo Stato che combatte contro sé stesso, in una sorta di “conflitto d’interessi”…”

    E la lotta in queste condizioni è veramente impari, soprattutto sul fronte delle risorse economiche: “Noi come Asl abbiamo cercato di organizzarci pur senza mezzi: i nostri operatori, sono con contratto a termine. Lo Stato con ci da i fondi specifici per questo tipo di patologie, non sono stati finanziati i progetti. Con quali soldi dobbiamo assistere? Siamo costretti ad arrangiarci, recuperando fondi da altri capitoli della sanità locale…”

    Alchimie finanziarie a parte, il dottor Di Lauro chiosa anch’egli sulla necessità della rete: “Ognuno sul territorio deve fare la propria parte, perchè insieme forse riusciamo ad ottenere un risultato…”

    A.R.